Domenica 1 dicembre, a partire dalle 15
Taglio del nastro per la rinascita del “Mulino Valsusa” di Bruzolo, a una manciata di chilometri da Torino nella Bassa Valsusa.
L’appuntamento è per domenica 1 dicembre e l’idea quella di trascorrere un pomeriggio di festa per celebrare una realtà “che vuole essere volano per tutta la Valle di Susa – dicono gli organizzatori – e motore per un progetto di valorizzazione del territorio”, oltreché una piacevole occasione per fare capolino e curiosare nell’antico mulino ad acqua risalente al 1884 ed oggetto di un importante progetto di restauro.
Il ritrovo sarà alle 15 all’esterno del Mulino, in via Umberto I; alle 15,30, davanti al portone principale, si terrà una breve cerimonia, con il taglio del nastro da parte di Massimiliano Spigolon, l’uomo che ha deciso di far tornare in vita la struttura, e la partecipazione di varie autorità e realtà del territorio. Presente anche il sindaco di Bruzolo, Mario Richiero, non potrà mancare, come in ogni festa che si rispetti, la Banda Musicale del paese. Per l’occasione, le strade verranno momentaneamente chiuse alle auto (dalle 14 alle 18) e il consiglio é di parcheggiare all’ingresso del paese, nel grande piazzale della palestra comunale. Quindi, ci sarà la possibilità di entrare al Mulino per una breve visita a gruppi. Non serve prenotazione e il Mulino sarà, comunque, visitabile una volta al mese, da gennaio 2020. La visita prevede anche la possibilità di assaggiare specialità realizzate con farine “Mulino Valsusa”, preparate da due realtà della Valle, entrambe facenti parte del progetto “Valsusa in tavola”: il Panificio Marzo di Venaus e il Ristorante Phoenix di Condove.
Tutte le farine sono prodotte dal Mulino (che lavora grani antichi, tradizionali e moderni) con la molitura a pietra, con la quale si macinano i chicchi interi: in questo modo, il germe e la crusca si amalgamano con la farina. La scarsa velocità della ruota mobile mantiene bassa la temperatura durante la molitura e fa sì che la farina non corra alcun rischio di surriscaldamento, preservandone al meglio le qualità organolettiche e le proprietà nutrizionali, ottenendo farine di notevole pregio, non impoverite di vitamine e proteine. In occasione della festa di inaugurazione, all’interno della struttura, è prevista inoltre la vendita di farine, mentre all’esterno, grazie alla collaborazione delle associazioni locali, si offriranno vin brulé e cioccolata calda.
Primo Mulino della Valle recuperato non solo per fini didattici “ma soprattutto per collegare la sua messa in funzione – precisa Spigolon – a un progetto importante di filiera alimentare, principalmente valsusina”, ha incominciato a funzionare il 30 ottobre scorso nell’ambito di un progetto denominato “Per un futuro più buono”, essenzialmente teso alla salvaguardia e alla valorizzazione della biodiversità, con lo scopo ambizioso di “ripopolare i terreni della Valle e diffondere le varietà di cereali”. Per ora, venderà due farine, la Facondia e la Prosperosa. Entrambe le linee sono state declinate in varianti (con più o meno crusca).
La molitura avviene settimanalmente su ordinazione per garantire sempre il prodotto al massimo delle sue proprietà. Prossimamente arriveranno la farina artigianale di Antico Mais Piemontese “Pignoletto”, quella di ceci, e a breve quelle di segale, grano tenero antico e grano duro Khorosan.
g. m.
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