Luci d’Artista si arricchisce con “Miracola”, opera dedicata a Leonardo

La XXII edizione di Luci d’Artista, che sarà visibile dal 29 ottobre al 12 gennaio 2020, quest’anno si arricchirà di un’opera nuova. Torino, infatti, amplia la collezione di creazioni artistiche aggiungendo al suo prezioso patrimonio un’inedita installazione luminosa, ‘M I R A C O L A’ ideata dall’artista di fama internazionale Roberto Cuoghi e realizzata in piazza San Carlo per celebrare il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci.

La manifestazione, nata nel 1998 con l’obiettivo di portare l’arte fuori dagli spazi istituzionali, apre ufficialmente il ricco palinsesto di proposte dello Speciale Autunno di Contemporary Art Torino+Piemonte, periodo durante il quale si concentra il maggior numero di appuntamenti dedicati al contemporaneo.

Luci d’Artista, evento culturale particolarmente apprezzato in Italia e all’estero che offre a cittadini e turisti scenari unici nel campo dell’arte, è un progetto della Città di Torino realizzato da IREN Smart Solutions e Fondazione Teatro Regio Torino, con il sostegno di IREN, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT; per il 2019/2020 Main Sponsor FPT Industrial, Sponsor Torino Outlet Village.

La rassegna propone nel territorio urbano uno speciale percorso lungo il quale il pubblico potrà cogliere le diverse visioni poetiche espresse dalle opere realizzate da artisti accomunati dall’attrazione per la luce, elemento immateriale ricco di potenziale.

Con Luci d’Artista si apre a Torino una delle stagioni più importanti dedicata alle attività culturali e al ruolo e alla forza dell’arte contemporanea – afferma Chiara Appendino, Sindaca di Torino -. L’autunno torinese sarà animato da una speciale atmosfera che condurrà il pubblico, cittadini e turisti, in un viaggio emozionale. Le luminarie, che quest’anno si arricchiranno di importanti novità, daranno vita a una serie di ‘set’ d’eccezione in tutto il territorio, dal centro alle circoscrizioni. Con la collocazione delle opere temporanee in luoghi diversi e significativi ci siamo prefissi l’obiettivo di valorizzarle e farle conoscere a un pubblico sempre più ampio. Attraverso Incontri Illuminanti con l’arte contemporanea, parte del nuovo public program  del progetto Luci d’Artista – continua – il percorso di partecipazione attiva dei cittadini e delle realtà pubbliche e private operanti sul territorio come scuole, associazioni ed enti, quest’anno attorno all’installazione di Luca Pannoli che sarà allestita in piazza Montale. È anche grazie a queste iniziative che l’evento è diventato, nel corso degli anni, davvero di tutti. Quest’anno Luci d’Artista, inoltre, attraversa l’oceano con la collaborazione avviata con la Città de L’Avana creando una significativa occasione per promuove il territorio torinese nella Capitale di Cuba”.

 

Saranno 25 le installazioni allestite in città, 15 nel centro e 10 nelle circoscrizioniMolte le novità di quest’anno. A ‘M I R A C O L A’ di Roberto Cuoghi in piazza San Carlo, si aggiunge il riallestimento (con innovazioni tecnologiche e strutturali) di ‘Doppio Passaggio (Torino)’ di Joseph Kosuth, che torna nella sua collocazione originaria scelta dall’artista, il Ponte Vittorio Emanuele I, e ‘Planetario’ di Carmelo Giammello, nuovamente in via Roma. Inoltre, la Città ha dato in prestito 16 costellazioni dell’opera originaria di Giammello alla città de L’Avana che sarà allestita e accesa in contemporanea con la manifestazione di Torino in Calle del Casco Histórico Galiano in occasione delle celebrazioni dei 500 anni dalla fondazione della Capitale di Cuba. L’operazione è realizzata in cooperazione con AICEC – Agenzia per l’Interscambio Culturale ed Economico con Cuba di Torino, il supporto tecnico di IREN e la collaborazione della Fondazione Torino Musei.

Luci d’Artista, esempio virtuoso di un intervento artistico nello spazio urbano, è diventato un simbolo della nostra città. La rassegna, giunta quest’anno alla ventiduesima edizione, conta numerosi tentativi di imitazione che non ne hanno pregiudicato l’originalità ma, al contrario, arricchito il valore – sottolinea Francesca Leon, assessora alla cultura della Città . Dal 29 ottobre al 12 gennaio 2020 sia le piazze e le vie del centro storico, sia quelle delle circoscrizioni saranno illuminate da installazioni artistiche contemporanee. Nuove Luci si aggiungeranno alle esistenti e altre torneranno totalmente rinnovate. La collezione si arricchirà di un’opera che renderà omaggio alle teorie di Leonardo da Vinci sul rapporto tra luce e ombra: ‘M I R A C O L A’ dell’artista internazionale Roberto Cuoghi, realizzata dalla Città in collaborazione con il Castello di Rivoli, allestita nella centrale piazza San Carlo; in piazzetta Accademia Militare 3, Paratissima presenterà un lavoro site specific, Multiverso di Carlo Bernardini e, uscendo da Torino, il progetto creativo di Alessandro Sciaraffa prenderà vita al Torino Outlet Village di Settimo Torinese sulla stele dell’architetto Silvestrin. Innovazioni tecnologiche e strutturali ridaranno vita a ‘Doppio Passaggio (Torino)’ di Joseph Kosuth, che torna nella sua collocazione originaria il Ponte Vittorio Emanuele I e, ‘Planetario’ di Carmelo Giammello, nuovamente in via Roma”.

 

La cerimonia di inaugurazionemartedì 29 ottobre, si articolerà in due momenti.

Alla ore 16.30, alle Officine Caos in piazza Montale, si svolgerà la ‘Festa Illuminante’ nel corso della quale sarà presentato il progetto educativo-artistico-culturale ‘Incontri illuminanti con l’arte contemporanea’, quest’anno dedicato al tema Segni, segnali, simboli, connesso con l’opera luminosa ‘L’amore non fa rumore’ di Luca Pannoli, esposta nella piazza.

Alle 19.30, invece, in piazza San Carlo, con la presentazione dell’inedita installazione luminosa ‘M I R A C O L A’ (co-prodotta dalla Città di Torino e dal Castello di Rivoli, a cura di IREN) di Roberto Cuoghi, che parteciperà all’evento insieme alle autorità cittadine, e l’accensione in contemporanea di tutte le altre opere, si darà il via ufficiale a ‘Luci d’Artista XXII’. 

“Un lampo (di buio) è qualcosa che accade per sottrazione – afferma Carolyn Christov-Bakargievdirettore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea -. Non uno scontro tra estremità – prosegue – semmai il desiderio di rendere visibile la tensione dell’uno (il buio) rispetto all’altra (la luce). Si tratta di ripensare il buio non solo come assenza di percezione ma anche dispositivo generatore dell’esperienza individuale e collettiva, un po’ come vivere la piazza la notte come la si viveva nel Settecento, prima dell’illuminazione artificiale.                   ‘M I R A C O L A’, imperativo del verbo miracolare (da mirari – ammirare), suggerisce un fenomeno visivo fuori dall’ordinario, attribuito a cause soprannaturali. L’esperienza del buio che appare per effetto della sincronizzazione delle luci della piazza appare come l’esperienza miracolosa della sparizione, del non apparire”.

Le ‘Luci’ che illumineranno il centro città saranno:

Cosmometrie’ di Mario Airò in piazza Carignano, schemi simbolici e geometrici proiettati sulla pavimentazione urbana; ‘Tappeto Volante’ di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città, centinaia di cavi d’acciaio paralleli reggono una ‘scacchiera’ di lanterne cubiche basata su colori primari, il bianco il rosso e il blu (gli stessi della bandiera francese); ‘M I R A C O L A’, la nuova opera di Roberto Cuoghi per celebrare il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci, in piazza San Carlo, luci pubbliche e private che periodicamente si affievoliranno creando una coreografia luminosa che immergerà i passanti in istanti di assoluta oscurità, per poi reilluminare la piazza; ‘Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime’ di Nicola De Maria in piazza Carlina, lampioni tramutati in fiori luminosi; ‘Il Giardino Barocco Verticale’ di Richi Ferrero in via Alfieri 6 (Palazzo Valperga Galleani), leggere emissioni luminose che restituiscono alla memoria il segno caratteristico delle aree comuni di un giardino ormai scomparso; ‘L’energia che unisce si espande nel blu’ di Marco Gastini nella Galleria Umberto I (opera permanente), un intrigo di simboli e segni grafici di colore blu e rosso che si incontrano sul soffitto della galleria; ‘Planetario’ di Carmelo Giammello in via Roma, globi illuminati di varie dimensioni collegati da sottili tubi al neon e circondati da un pulviscolo di piccole luci; ‘Migrazione (Climate Change)’ di Piero Gilardi nella Galleria San Federico, 12 sagome di pellicani applicate a una rete sospesa verticalmente, che si illuminano e si spengono gradualmente, seguendo un algoritmo di controllo; ‘Cultura=Capitale’ di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto (opera permanente), un’equazione luminosa cultura=capitale che è un invito a pensare alla creatività e al sapere condivisi da tutti i cittadini come al vero patrimonio di un Paese; ‘Doppio passaggio (Torino)’ di Josep Kosuth sul ponte Vittorio Emanuele I (opera permanente), due brani tratti dai testi di Friedrich Nietzsche e Italo Calvino; ‘Luì e l’arte di andare nel bosco’ di Luigi Mainolfi in via Lagrange, la narrazione di una fiaba che si estende come una sequenza di frasi luminose; ‘Il volo dei numeri’ di Mario Merz sulla Mole Antonelliana (opera permanente), sulla cupola il forte segnale luminoso è dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci dove ogni numero è la somma dei due precedenti; ‘Vento Solare’ di Luigi Nervo in piazzetta Mollino, una grande sagoma luminosa legata alla cosmologia fantastica; ‘Palomar’ di Giulio Paolini in via Po, un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche che culmina nella sagoma di un acrobata in equilibrio su un cerchio e le figure rosse dell’installazione ‘Noi’ di Luigi Stoisa si intrecceranno in via Garibaldi.

Nelle circoscrizioni:

piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2) ospiterà ‘Ice cream light’ della berlinese di adozione Vanessa Safavi, mentre nell’area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3) si potrà ammirare ‘Volo su…’ di Francesco Casorati, un filo rosso in flex-neon sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi. Le panchine ‘Illuminated Benches’ di Jeppe Hein saranno in piazza Risorgimento (Circoscrizione 4) e ‘L’amore non fa rumore’ di Luca Pannoli in piazza Eugenio Montale (Circoscrizione 5). Le Vele di Natale’ di Vasco Are, aleggeranno in piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6) e in via Giulia di Barolo – da piazza Santa Giulia a corso Regina Margherita – fluttuerà l’opera ‘Ancora una volta’ realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall’artista piemontese Valerio Berruti (Circoscrizione 7). Sempre nella stessa Circoscrizione, nella vivace piazza della Repubblica, sarà riaccesa ‘Amare le differenze’ di Michelangelo Pistoletto. Fanno parte della Circoscrizione 8 due opere permanenti: ‘Luce Fontana Ruota’ di Gilberto Zorio, una stella rotante che evoca un mulino si potrà vedere nuovamente all’entrata sud della città, nel laghetto di Italia ’61 (corso Unità d’Italia); Piccoli Spiriti Blu’ di Rebecca Horn risplenderà ancora al Monte dei CappucciniInfine, sarà alla 8 anche ‘My noon’ del tedesco Tobias Rehberger, il grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario, posizionato nel cortile della scuola elementare Carlo Collodi, in via Giulio Gianelli, dove il 31 ottobre si terrà la festa d’accensione della rassegna. ‘Concerto di Parole’ di Mario Molinari, (di cui è previsto il rifacimento) e ‘Palle di Neve’ di Enrica Borghi torneranno nella XXIII edizione

 

(foto grande Fabio Darò)

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