Di Pier Franco Quaglieni
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Istituire una giornata dedicata a Dante Alighieri e’ un’idea ampiamente condivisibile, lanciata recentemente da un giornalista del” Corriere della Sera”
La proposta e’ nata in rapporto al settimo centenario della morte del Poeta che cadrà nel 2021.La giornata, non felicemente già denominata “Dantedi’” , ha già avuto delle adesioni, ma nessuna particolarmente autorevole, se si esclude il ministro degli Esteri Mogavero e il linguista Marazzini. La proposta e’ in netta controtendenza con l’infausta idea di Aldo Cazzullo di ospitare le versioni dialettali dell’ ”Infinito”di Leopardi sul “Corriere”.
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Ha taciuto finora sul “Dantedi’” la storica “Società Dante Alighieri ” attualmente presieduta dall’ex ministro Riccardi, non certo la persona più qualificata, nel suo incontenibile multiculturalismo, per questa carica, ricoperta per tanto tempo, con esiti brillanti, dall’ambasciatore Bottai. La “ Dante” che dovrebbe tutelare la lingua italiana in Italia e nel mondo venne gravemente penalizzata da quando non vennero più iscritti d’ufficio tutti gli studenti italiani della scuola che oggi si definisce primaria . Quella piccola tessera verde aveva un grande significato in una scuola che badava seriamente alla conoscenza della lingua italiana .La Società, fondata da Giosuè Carducci nel 1889 entrava naturaliter nella vita di ogni italiano fin da quando era bambino ,una scelta molto importante del percorso formativo . La “ Dante” per il VI centenario fu protagonista nel 1921 delle celebrazioni dantesche e dell’emissione di una memorabile di francobolli.
C’è da augurarsi che torni ad essere protagonista anche nel 2021, anche se qualche dubbio e’ lecito. Molte realtà locali della “Dante “ sono quasi inesistenti. Mentre all’estero il suo ruolo e’ rimasto inalterato negli anni, in Italia ha subito un qualche appannamento dovuto anche al decreto legislativo del 2004 che l’ha assimilata ad una Onlus . In effetti la “Dante “, per la sua storia e per la sua funzione, non può essere assimilata ad una Onlus qualsiasi ,ma la trascuratezza della politica e anche la vera e propria ignoranza di troppi politici non hanno consentito di tutelare uno strumento di italianità in patria e nel mondo così prezioso.
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La novità di oggi e’ che un oscuro deputato barese dei 5 stelle ,l’on. Michele Nitti si è fatto promotore di una iniziativa parlamentare a sostegno della giornata dantesca. Sembra quasi incredibile che altri deputati e senatori non abbiano colto l’occasione per farsi avanti. Tra le tante giornate ,spesso inutili o solo commerciali o da sfruttare politicamente da parte di qualcuno ,una giornata dedicata a chi, attraverso il suo poema, davvero unico ed immortale,, ha creato la nostra lingua ,oggi tanto trascurata dai più e violentata da troppi anche in televisione e nei giornali .Una giornata dedicata a Dante forse servirebbe a ridare vigore alla stessa “ Dante “ che merita ben altra attenzione, in primis ,da parte del mondo della scuola .
Occorre che Università e scuole sostengano la proposta del “Corriere”, che in particolare i senatori a vita mi muovano , che i consigli regionali e comunali votino ordini del giorno ,dando vita in parlamento ad una iniziativa rigorosamente bipartisan.
Lasciare all’on. Nitti una questione del genere rivelerebbe una disattenzione davvero incomprensibile,imperdonabile ed anche un po’ preoccupante.
La mozione parlamentare non deve partire dai 5 stelle,ma da parlamentari di ogni schieramento ,se ci sono ancora parlamentari che abbiano a cuore il nostro patrimonio storico e culturale. Io sono sicuro che ce ne siano ,malgrado la demonizzazione della politica fatta proprio dai 5 Stelle,molto spesso – salvo l’on. Nitti, i più ignoranti .Credo anche che una donna colta e raffinata come la presidente del Senato Casellati ,seconda carica dello Stato,possa essere sensibile a quest’idea .Dante merita davvero una grande mobilitazione di intelligenze al di là della mischia avvilente della politica.
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