In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne, il 25 novembre prossimo, l’Istituto Buddista Italaino Soka Gakkai narrerà due progetti attivi in Piemonte che costruiscono una rete territoriale capillare contro la violenza di genere, “Ahimsa: dall’ombra alla luce” dell’Associazione Cante di Montevecchio e “Safety Net: insieme contro la violenza di genere” di Arci Valle Susa-Pinerolo APS.
Le iniziative, sostenute con i fondi 8×1000 della Soka Gakkai Italiana, rispondono a un dato allarmante, meno del 5% delle vittime denuncia la violenza. A Torino Ahimsa forma “Figure antenna”, volontari e insegnanti per offrire ascolto competente e non giudicante in farmacie, parrucchieri e negozi di quartiere, scuole e luoghi di lavoro intercettando segnali di lavoro. In Valle di Susa e Pinerolo , il Centro Donna – centro antiviolenza del Piemonte riconosciuto nel 2001, sta per aprire un nuovo sportello in un’area priva di CAV (Centro AntiViolenza), e attivato cerchi di condivisione tra mamme, mediati da counselor, oltre a supporto legale esteso al sovraindebitamento, in collaborazione con un movimento consumatori. In Italia il 31,5% delle donne, tra i 16 e i 70 anni, ha subito violenza nel corso della vita. Nei primi due trimestri del 2024, oltre la metà delle vittime che hanno chiamato il 1522 aveva figli (57,3%), di cui il 31,5% erano minori. Oltre 5600 i bambini e ragazzi coinvolti direttamente e indirettamente in episodi di violenza. I dati parlano chiaro: la violenza di genere colpisce più volte con ricadute gravi sui figli vittime di violenza assistita.
Bollettino nero per il nostro Paese, che evidenzia un fenomeno di violenza dalle diverse sfaccettature, in occasione del 25 novembre, quando l’istituto buddhista italiano Soka Gakkai espone i progetti realizzati grazie ai fondi dell’8×1000 in difesa di donne e bambini per stimolare un dibattito che necessita coinvolgimento di tutta la comunità.
La Soka Gakkai Italiana ha investito oltre un milione di euro derivanti da iniziative che proteggono le donne e i loro figli, costruendo un ecosistema integrato che va dal primo ascolto alla protezione immediata, fino al reinserimento sociale e lavorativo.
“La tutela dei diritti umani è uno dei pilastri umani dell’istituto Soka Gakkai – ha dichiarato la sua vicepresidente Anna Conti – crediamo profondamente che ogni persona abbia diritto a una vita libera, dignitosa e protetta. Per questo i progetti sostenuti non si limitano alla protezione immediata, ma costruiscono percorsi di autonomia reale. Dopo aver sostenuto il progetto REAMA di Fondazione Pangea Onlus, che ha fornito protezione a donne e minori, abbiamo deciso di ampliare la rete di protezione attraverso il bando ‘Tutela, assistenza e accompagnamento alle donne vittime di violenza e ai loro bambini’. Nel 2025 abbiamo attivato 4 nuovi progetti che supporteranno circa 700 persone, dalla casa rifugio al supporto psicologico specializzato per i minori, dall’intercettazione dei casi di violenza nei luoghi di prossimità all’accompagnamento verso l’indipendenza economica, contribuendo alla fioritura di una società in cui la vita umana sia tutelata e rispettata”.
“Grazie ad Ahimsa stiamo svolgendo un grande lavoro di comunità – sostiene il coordinatore del progetto Pier Paolo Inserra – a Torino formiamo ‘figure antenna’, tra operatori e insegnanti, per un ascolto competente e non giudicante. A Pesaro e Urbino rafforziamo la rete antiviolenza tra case rifugio, CAV e Servizi Sanitari, con laboratori per donne e bambini. In provincia di Torino, attraverso il Centro Donna, è stato avviato il Safety Net – insieme contro la violenza di genere, progetto che sostiene il percorso delle donne dopo la violenza”.
Mara Martellotta
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