È ormai diventato un appuntamento annuale, quello con il Bilancio Sociale di Sostenibilità del Presidio Sanitario San Camillo di Torino, con cui la struttura e tutto il personale vogliono fare il punto sul percorso fatto e sulle sfide ancora da affrontare.
Un documento ufficiale che offre l’opportunità per un momento di confronto con gli operatori, con il team e con i pazienti, giunto quest’anno alla sua tredicesima edizione, e pensato per fotografare l’andamento interno annuale di una realtà ospedaliera impegnata costantemente ad acquisire consapevolezza dei propri punti di forza e degli aspetti da migliorare, nel rispetto dei propri valori ma, soprattutto, di tenere in maniera salda l’attenzione sulle persone e sul lato umano della sanità. Per questo motivo il testo di quest’anno, oltre a presentare la consueta reportistica fatta di dati e informazioni, è arricchito dalle storie delle persone che vivono la realtà del Presidio Sanitario San Camillo da tutti i punti di vista, anche grazie alle esperienze raccolte con testimonianze dirette di pazienti e tramite questionari distribuiti a tutti gli stakeholders coinvolti: pazienti, dipendenti, Camilliani, università, familiari e caregiver, collaboratori, fornitori, istituzioni pubbliche.
“L’organizzazione è la rete che tiene insieme chi cura e chi è curato – ha spiegato il Dott. Marco Salza, direttore del Presidio San Camillo – un ospedale di riabilitazione difende il diritto alla qualità della vita, anche dopo un trauma, un incidente, la diagnosi di una malattia cronica o una disabilità. Il Presidio è un’organizzazione cristiana che si oppone all’esclusione, alla rassegnazione e alla disumanizzazione della malattia. Vuole essere un presidio di giustizia e dignità in una società che spesso valorizza solo ciò che è produttivo o performante. I dati, le storie che abbiamo raccolto rappresentano i valori che insieme a tanti collaboratori, con fatica e con entusiasmo, cerchiamo di realizzare”
Il Bilancio Sociale di Sostenibilità evidenzia un processo di miglioramento continuo, caratterizzato da un costante dialogo con gli stakeholder e con tutte le parti coinvolte, i pazienti e le risorse che fanno parte della struttura.
“È indubbio che ormai da tempo il sistema sanitario stia attraversando una forte crisi – ha commentato il Dott. Massimiliano Pone, responsabile delle Risorse Umane del Presidio – basta pensare alla fuga di competenze mediche che si spostano verso altri Paesi o alla forte riduzione degli iscritti al corso di laurea in infermieristica (calo del 52% in 15 anni) in quanto non considerata una figura sufficientemente valorizzata. Al fine di arginare queste criticità diventa pertanto importante coinvolgere sempre di più il personale nella mission dell’ospedale; la risorsa deve sentirsi parte integrante del contesto di lavoro, deve percepire di essere un elemento essenziale al buon funzionamento dell’ospedale, anche attraverso il lavoro in équipe per una cooperazione multidisciplinare tra figure professionali”.
Il 2024 è stato anche l’anno della stabilizzazione dell’attività, infatti, i numeri delle prestazioni ambulatoriali fornite, i numeri del Day Hospital e il tasso di occupazione dei posti letto testimoniano la qualità del lavoro svolto dal personale sanitario e amministrativo della Struttura. L’impegno a mantenere e rinnovare il Presidio è stato notevole: completata all’80% la dotazione dei sollevatori a soffitto per tutte le stanze di degenza, l’edificio è stato dotato di pannelli fotovoltaici, sono stati aumentati i posti auto all’interno della proprietà, solo per citare alcuni degli aggiornamenti intrapresi. L’attività formativa e di ricerca è proseguita in maniera importante e continuativa, così come la collaborazione con l’Università di Torino, a supporto della qualità delle prestazioni fornite per i tirocini. Gli studenti hanno valutato positivamente l’esperienza di tirocinio, in particolare l’attività dei tutor clinici e l’organizzazione della struttura. La collaborazione tra Università e Presidio San Camillo è considerata un modello virtuoso di integrazione tra formazione, assistenza e ricerca. Rilevante anche la novità assoluta in ambito regionale del progetto simulatore di guida per i pazienti che, in ambito riabilitativo, intendono ritornare a guidare.
Per quanto riguarda i consumi energetici e la tutela dell’ambiente, nel triennio 2022-2024 si è assistito a una progressiva riduzione della dipendenza dalla rete elettrica, particolarmente significativa nel 2024 (-18% rispetto al 2023), grazie all’entrata in funzione dell’impianto fotovoltaico, da 162,8 kWp, connesso alla rete nel luglio 2024, che fornisce circa 195.000 kWh annui, autoconsumati per il 99,9%, riducendo del 54% il prelievo di energia elettrica dalla rete. L’impatto ambientale complessivo nel 2024 è stato di 597 tonnellate di CO2 equivalente, suddivise tra energia elettrica (167 tonnellate) e gas naturale (430 tonnellate). Sono state intraprese iniziative per la biodiversità, con l’85% della superficie di proprietà orientata alla natura, e per il contenimento della plastica, con l’uso di materiali biodegradabili e il riciclo.
Il Bilancio Sociale intende rappresentare le grandezze economiche fornendo una chiave di lettura differente basato sull’impatto sociale generato dalla struttura. I dati del 2024 fanno registrare un sensibile incremento del valore dell’attività sanitaria (+550 mila euro circa) in costanza di valori per quanto riguarda la voce “altri ricavi”. Infatti, a fronte di una sostanziale sovrapponibilità delle percentuali dei ricavi per area con quelli dell’esercizio precedente (72% per attività di ricovero ordinario, 14% per attività di ricovero diurno e 14% per attività ambulatoriali), si registrano incrementi in valore assoluto su tutte le linee di attività.
Il 2024 è stato per il Presidio l’anno, per risultati produttivi, migliore di sempre. Le attività di ricovero, ambulatoriali, di formazione e ricerca che caratterizzano il centro, hanno registrato incrementi significativi. Complessivamente sono state circa 40.000 le giornate di degenza totali (di cui circa 8.000 di Day Hospital) con una prevalenza di pazienti neurologici ed una significativa crescita dell’attività in solvenza in regime di ricovero (queste sono state 1.745 giorni con un incremento del 35 % rispetto al 2023). Sono di 45.651 gli accessi ambulatoriali (+15 % rispetto al 2023) di cui più di 14.751 in solvenza (+19% rispetto al 2023). La suddivisione per fonte conferma inoltre il trend di crescita significativa dell’attività con onere a carico dei pazienti (ricoveri e prestazioni ambulatoriali in solvenza e in convenzione assicurativa), che concorre ai ricavi dell’attività sanitaria per oltre il 20% (contro il 15% dell’esercizio precedente), ferma restando l’importanza delle attività con onere a carico del SSN, che rimane la principale fonte di finanziamento della Struttura (80% dei ricavi). A fronte dell’attuale accordo contrattuale sottoscritto con l’ASL Città di Torino, che prevede un tetto di budget di gran lunga inferiore alla capacità produttiva della Struttura senza possibilità di riconoscimento della produzione effettuata oltre il budget assegnato, la domanda di riabilitazione dell’utenza fa sì che la Struttura sia nelle condizioni di offrire le proprie prestazioni sanitarie anche ai pazienti che decidono di ottenerle direttamente (o tramite convenzioni con mutue ed assicurazioni).
Nella voce “altri ricavi” vengono riportati i valori relativi a: attività di Formazione e rapporti con le Università, pari a circa 136 mila euro (contro i 166 mila euro del 2023); ricavi originati da sopravvenienze attive e rilascio di fondi rischi accantonati negli esercizi precedenti per 110 mila euro (contro i 12 mila euro del 2023); altri ricavi per complessivi 121 mila euro (contro i 97 mila euro dell’anno precedente).
Mara Martellotta
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