Aperto il Mercato del Corso di Campagna Amica 

È  stato inaugurato venerdì 14 novembre scorso il Mercato del Corso in Corso Vittorio Emanuele II 50. Si tratta del primo mercato contadino coperto di Campagna Amica a Torino, una vera e propria “casa del cibo contadino” dove , oltre allo spazio riservato ai 30 banchi del mercato, sono presenti l’enoteca Divinorum con oltre 400 etichette di vini del Piemonte e della valle d’Aosta, un ristorante di prossima apertura, che cucinerà piatti con i prodotti provenienti dalle aziende agricole, in vendita diretta, sposando la filosofia circolare, una scuola di cucina showcooking, gli spazi didattici ed espositivi ed una sala convegni.

Al taglio del nastro hanno preso parte, insieme alla presidente di Coldiretti Piemonte, Cristina Brizzolari, al delegato confederale Bruno Rivarossa e al presidente e direttore di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici e Carlo Loffreda, il segretario generale Vincenzo Gesmundo, il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, la presidente di Campagna Amica, Dominga Cotarella. Presenti anche gli assessori all’Agricoltura Paolo Bongiovanni, alla Sanità,  Federico Riboldi, al Bilancio, Andrea Tronzano, alla Cultura Marina Chiarelli, e, per il Comune di Torino l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino.
Il mercato del Corso di Campagna Amica sorge nei locali dell’ex Cinema del Corso, raffinato gioiello liberty che è stato il più grande cinema d’Italia negli anni Venti e che fu poi colpito da un incendio nel 1980. Oggi rinasce come luogo di cultura alimentare. Qui l’arte e la memoria del passato  si intrecciano con i suoni, i profumi, i sapori del presente contadino, creando un legame naturale  tra la cultura delle arti e quella del cibo, due espressioni del genio  e del lavoro umano che trovano nella terra il loro valore e la loro voce più autentica.
“Grazie al sistema Campagna Amica, ai nostri mercati contadini e all’obbligo di indicare l’origine in etichetta, abbiamo ridato dignità  a migliaia di produttori,  stringendo al contempo un’alleanza forte con i cittadini consumatori sui temi della sana alimentazione,  della sostenibilità e della dieta mediterranea – ha spiegato il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo – Siamo la quarta rete di distribuzione agroalimentare del Paese, ma anche un fenomeno culturale che rappresenta un baluardo fondamentale rispetto ai rischi legati al dilagare del cibo ultra formulato, che mettono in pericolo  il futuro delle nuove generazioni.
“La vendita diretta nei mercati contadini rappresenta molto più  di una semplice innovazione agricola. Si tratta di una leva per responsabilizzare l’intera filiera, promuovendo la trasparenza, l’origine territoriale,  il prodotto locale, la consapevolezza nel consumo e la lotta agli sprechi – ha dichiarato il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini. Favorisce la sostenibilità,  rafforza i legami di comunità e stimola nuove opportunità economiche per produttori e consumatori”.

Mara Martellotta

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