“Riccardo Ghilardi. Piano sequenza la Mole” alle Gallerie d’Italia

Intesa Sanpaolo apre al pubblico alle Gallerie d’Italia  di Torino dal 12 novembre al 1 marzo 2026 la mostra curata da Domenico De Gaetano  e intitolata “ Riccardo Ghilardi. Piano sequenza la Mole”

Realizzata dalla Banca insieme al Museo Nazionale del Cinema, uno dei più importanti al mondo per la molteplicità delle sue attività  e la ricchezza del suo patrimonio e lo spettacolare allestimento all’interno della Mole Antonelliana, l’esposizione vuole celebrare  i 25 anni del Museo Nazionale del Cinema e il connubio tra la magia del cinema e quella dell’architettura.
Nasce così il racconto fotografico creato da Riccardo Ghilardi e dal curatore Domenico De Gaetano, un racconto che, come un  lungo piano sequenza, racconta il cinema e la sua storia dall’origine ai giorni nostri, la Mole e le collezioni del Museo, coinvolgendo le maggiori personalità del cinema nazionale e internazionale.
Attori e registi hanno interpretato in chiave personale l’allestimento scenografico del Museo, compresi gli spazi non visibili al pubblico o quelli difficili, come l’esterno della grande cupola. Così  la Mole Antonelliana è stata trasformata in un grandioso set, un luogo dove il sogno può diventare realtà,  proprio come avviene nel cinema. Tanti gli artisti fotografati da Ghilardi, tra i quali figurano Mathieu Almaric, Artem, Bérénice Bejo, Monica Bellucci, Barbara Bourchet, Tim Burton, Matilda De Angelis, Tonino De Bernardi, Willem Defoe, Silvia d’Amico, Rupert Everett, Isabella Ferrari, Alessandro Gassmann, Giancarlo Giannini, Peter Greenway, Ron Howard, Luca Marinelli, Giovanna Mezzogiorno, Zoe Saldana, Greta Scarano, Martin Scorsese, Katia Smutniak, Kevin Spacey, Sharon Stone  e Carlo Verdone.
L’esposizione presenta 42 opere fotografiche realizzate da Riccardo Ghilardi. In sedici di queste sarà possibile accedere tramite Qr Code e l’App delle Gallerie d’Italia a contenuti multimediali esclusivi, clip di backstage dello scatto e dichiarazioni degli artisti coinvolti nel progetto.
Nelle didascalie tecniche di ogni opera sono indicati i materiali originali del patrimonio museale utilizzati durante la realizzazione delle fotografie, fatto che sottolinea il profondo legame tra il progetto artistico e le collezioni del Museo Nazionale del Cinema.

Molteplici sono i livelli di lettura delle fotografie poiché ogni protagonista ha vissuto l’avventura a proprio modo e ogni fotografia racchiude una storia diversa. Alcuni sono colti in momenti di vita quotidiana, come se la Mole fosse la loro abitazione, mentre sorseggiano un tè in vestaglia,  altri hanno voluto interpretare i sogni proibiti ballando sulla cupola, molti altri hanno curiosato tra le collezioni del Museo, leggendo sceneggiature o giocando con le lanterne magiche,  altri si sono concentrati sugli allestimenti del museo. Alcune fotografie sono chiari riferimenti a capolavori della storia del cinema, quali Mary Poppins, Roma Città Aperta, Arancia Meccanica e Scarpette Rosse, molte sembrano provenire da film ancora da girare. L’effetto finale è  quello di trovarsi di fronte a tanti fotogrammi di un unico film dedicato al cinema, a Torino, alla Mole Antonelliana.
Particolare rilievo è dato alla partecipazione di Giovanna Mezzogiorno che nel progetto veste i panni di Maria Adriana Prolo, fondatrice del Museo Nazionale del Cinema e presta la sua voce e la sua presenza come narratrice del documentario di backstage che sarà proiettato all’interno della mostra.
Un volume raccoglie l’intero progetto fotografico e narrativo, si intitola “Il Tempio del Cinema”, edito da Allemandi ed è curato da Carlo Chatrian, direttore del Museo Nazionale del Cinema, in occasione del venticinquesimo anniversario del Museo alla Mole Antonelliana,  una sorta di cerniera che unisce le due sezioni connesse e speculari che la compongono, la Mole Antonelliana e il Museo con le sue collezioni e la città che lo ospita.
Per tutto il periodo della mostra i visitatori potranno usufruire di una scontistica reciproca sui biglietti d’ingresso al Museo Nazionale del Cinema e alle Gallerie d’Italia. Con il biglietto del Museo Nazionale del Cinema si ha diritto al biglietto gratuito alla mostra alle Gallerie d’Italia, viceversa con il biglietto delle Gallerie d’Italia di Torino si ha diritto al biglietto ridotto al Museo Nazionale del Cinema.

Riccardo Ghilardi , nato a Roma nel 1971, ha partecipato a Roma alla mostra collettiva internazionale FotoLeggendo, presentando “Pensieri nel silenzio”, un reportage fotografico sulle esperienze di una squadra operativa dei vigili del fuoco nella quale lui stesso aveva prestato servizio per diversi anni. Il lavoro artistico del fotografo si estende al mondo del cinema a partire dal 2008 e, in occasione della III edizione della Festa Internazionale del Film di Roma, tenutasi all’Auditorium Parco della Musica di Roma, presenta “Lo sguardo non mente. Tutta la verità in 1/125 di secondo attraverso gli occhi del cinema italiano”. Ha partecipato anche alla Biennale del Cinema di Venezia, a Ca Zanardi, quale evento ufficiale della 68esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.

Mara Martellotta

Inviato dall’app Tiscali Mail.

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Soprattutto “Raccontare” tra geometrie e denunce, macchie di colore e riuso di materiale

Recenti:

Il fuso di Kronos

In esposizione al “Museo del Tessile” di Chieri il Progetto artistico – interdisciplinare del kazako, d’origine,

IL METEO E' OFFERTO DA

Fit Homeless