Art & Law Conversation, un ‘occasione di dialogo multidisciplinare tra diritto, creatività, compliance e mercato in trasformazione. Questo il tema trattato dalla dodicimila edizione di un evento che consolida il ruolo della città come punto di riferimento nazionale per l’arte contemporanea e la sua dimensione giuridica.
Torino si conferma non solo capitale dell’arte contemporanea, ma anche epicentro del dialogo tra collezionismo e diritto. L’incontro organizzato presso la prestigiosa sede della Sant’Agostino Casa d’Aste ha rappresentato un momento di riflessione di alto profilo, capace di attrarre professionisti, collezionisti e operatori del settore da tutta Italia.
L’evento, promosso dalla Commissione Diritto dell’arte dell’associazione scientifica BusinessJus www.businessjus.com con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Torino, ha offerto uno spazio di confronto inedito su tematiche cruciali: dalla tutela delle collezioni private alla fiscalità delle opere d’arte, dalle questioni successorie ai contratti con gallerie e artisti. Un programma che ha saputo coniugare rigore giuridico e concretezza operativa, rispondendo alle esigenze reali di chi vive quotidianamente il mondo dell’arte.
La partecipazione numerosa e qualificata non solo di collezionisti di alto livello, ma anche di avvocati, dottori commercialisti, economisti e operatori del mondo dell’arte, testimonia come Torino stia costruendo un ecosistema culturale e professionale di eccellenza. La città, da sempre custode di un patrimonio artistico straordinario, sta evolvendo il proprio ruolo: non più soltanto luogo di fruizione dell’arte, ma anche centro propulsivo di competenze specialistiche indispensabili per chi opera nel settore.
La scelta di Sant’Agostino come sede dell’evento non è casuale. Il complesso, simbolo della capacità torinese di rigenerare spazi storici trasformandoli in poli culturali contemporanei, ha offerto la cornice ideale per un dibattito che guarda al futuro del collezionismo con gli strumenti del diritto.
Degno di nota è il lavoro che da dodici anni è svolto dalla Commissione Diritto dell’Arte dell’Ordine dell’associazione BusinessJus che, prima in Europa, sta catalizzando su Torino. Presieduta dall’avvocato Simone Morabito, la Commissione sta svolgendo un lavoro prezioso di diffusione della cultura giuridica nel settore artistico. Eventi come questo dimostrano come la formazione specialistica e il confronto multidisciplinare siano essenziali per elevare il livello qualitativo dei servizi offerti a collezionisti, gallerie, fondazioni e istituzioni.
Il merito è anche di professionisti che hanno saputo portare competenze di livello internazionale nel tessuto torinese. Figure come l’avvocato Simone Morabito rappresentano un patrimonio per la comunità professionale cittadina: la sua specializzazione nel diritto dell’arte, maturata attraverso esperienze nazionali e internazionali, contribuisce a posizionare Torino tra le città di riferimento per questo settore in costante espansione.
In un momento storico in cui le città competono per attrarre talenti e investimenti culturali, Torino dimostra di possedere le credenziali giuste. La presenza di professionisti altamente specializzati, l’attivismo delle istituzioni ordinistiche e la capacità di creare momenti di confronto qualificati sono elementi che rafforzano l’attrattività del territorio.
L’arte contemporanea ha bisogno di città capaci di offrire non solo gallerie e musei, ma anche infrastrutture professionali adeguate. Collezionisti, artisti e operatori cercano ecosistemi dove competenza legale, fiscale e consulenziale si integrino con la vivacità culturale. Torino sta costruendo esattamente questo modello.
Il successo di questo evento apre prospettive interessanti. La Commissione Diritto dell’Arte ha dimostrato di saper intercettare i bisogni concreti del mercato e di tradurli in iniziative di valore. L’auspicio è che questa sia solo la prima di molte occasioni in cui Torino possa consolidare il proprio ruolo di capitale non solo dell’arte, ma anche della sua tutela giuridica.
In un settore complesso come quello del diritto dell’arte, dove competenze giuridiche, fiscali, assicurative e culturali devono dialogare costantemente, avere sul territorio professionisti preparati e istituzioni attive rappresenta un vantaggio competitivo che la città deve valorizzare e proteggere.
Torino può guardare con orgoglio a questi risultati: quando eccellenza professionale, iniziativa istituzionale e passione culturale si incontrano, la città dimostra di essere all’altezza delle migliori realtà europee. Avanti così Torino !
Mara Martellotta
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