Un gruppo di Cattolici SITAV ha visitato il cantiere di Chiomonte portando la Lettera di “FATE PRESTO” indirizzata al Governo alla TELT e alle aziende private che costruiranno il Tunnel del futuro e del rilancio economico dal lato Italia. Dal 2008 al 2033-34 anni previsto per la entrata in funzione della linea che collegherà la Pianura Padana al mercato europeo passeranno 25-26 anni il doppio impiegato per la costruzione del Tunnel del Frejus nel 1800 . I ritardi causati dai NoTav, dai governi con i cinque stelle e da altre incertezze . La lentezza costa un aumento dei costi di alcuni miliardi e il ritardo nella ricaduta sulla Val di Susa e sul Paese dei tanti benefici economici, lavorativi e ambientali . Il treno infatti e’ il mezzo di trasporto meno inquinante . Sin da ora sono previsti oltre venti collegamenti giornalieri per i passeggeri e una cinquantina di collegamenti giornalieri per le merci . I riferimento dei cattolici SITAV sono la Dottrina sociale della Chiesa e Paolo VI quando parla della importanza dello sviluppo. Per un Paese con una crescita dello 0,5% e con tanta disoccupazione un’opera come la TAV porterà più lavoro e benessere. La lettera è firmata da Mino GIACHINO , Mauro Carmagnola (DC) e Paolo GrecoLucchina (UDC)
Mino GIACHINO
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LA LETTERA
FATE PRESTO perché i ritardi nel costruire la TAV ci costano tantissimo.
FATE PRESTO perché i ritardi nel costruire la TAV ci costano tantissimo.
Lettera aperta dei CATTOLICI SITAV a Coloro che debbono costruirla.
Caro Ministro, Caro Direttore della TELT, Cari responsabili aziende appaltatrici della TAV.
Il ritardo nella costruzione dell’opera più importante per un futuro di lavoro e green del nostro Paese sta diventando molto grande. Così i No Tav sconfitti politicamente sia dalla nostra grande Piazza del 10 Novembre 2018 ,sia dal voto del Senato del 7.8.2019 ritornano a parlare della opacità delle grandi opere , lo stesso argomento che usarono i comunisti contro la Metropolitana di Torino nel 1975. Non c’è nessuna opacità.
A Torino di TAV ne parliamo dagli anni 80, in Europa dagli anni 90 quando si capì che occorreva collegare il più grande mercato economico mondiale e popoli con una Storia e una Cultura importante con una rete di trasporti moderna che spostasse gradualmente il trasporto merci e passeggeri dalla strada alla rotaia, quindi l’opera infrastrutturale più importante per ridurre l’inquinamento . Le infrastrutture come ci hanno insegnato prima i romani e poi il nostro più grande Statista, Cavour, portano lavoro, benessere,crescita culturale e …relazioni. Torino, la Val di Susa, l ‘Italia , da anni hanno una crescita economica molto bassa che rimane in positivo solo grazie al saldo attivo tra le nostre esportazioni e le importazioni, così è’ aumentata la povertà . Trasporti e collegamenti più efficienti secondo il Piano Nazionale della Logistica approvato dalla Consulta dei Trasporti nel 2011 potrebbero fare aumentare il nostro PIL di 1 o 2 punti. Una maggiore crescita che ridurrebbe il Debito Pubblico e il suo alto costo che riduce le spese per la Scuola, la Sanità e Pensioni. La TAV spostando il trasporto dalla strada alla rotaia ridurrebbe inquinamento e congestione del traffico e la incidentalità stradale. I ritardi dei lavori hanno già causato l’aumento notevole dei costi di costruzione di alcuni miliardi che pagheranno tutti gli italiani dai SiTav ai NoTav, salvo i ragazzi di Askatasuna. I ritardi hanno causato il calo della economia a partire dalla Bassa Valle, di Torino e hanno prodotto il calo del PIL procapite che hanno impoverito ampie fasce di popolazione.
I ritardi sono stati certamente causati dai due Governi Conte sia quello gialloverde che quello giallorosso. I ritardi sono stati causati dagli attacchi al cantiere ma sono stati determinati anche da incertezze e lentezze di chi doveva realizzare l’opera .
Senza sviluppo non ci sarà lavoro per chi oggi non lo ha e per le giovani generazioni.
Noi Cattolici SITAV ,alla luce della dottrina sociale della Chiesa , delle parole attualissime di Paolo VI sul ruolo fondamentale della politica , siamo qui al Cantiere simbolo della TAV a riconfermare la grande adesione popolare all’opera che si manifestò in piazza Castelli il 10 Novembre del 2018 e a ricordare che il voto del Senato della Repubblica che il 7 agosto 2019 respinse a grande maggioranza la mozione NoTav, e’ lì a dimostrare che l’interesse nazionale , rappresentato dal Parlamento , vuole la costruzione della TAV. I ritardi nella costruzione della TAV e del Terzo Valico hanno penalizzato la logistica piemontese ma ora che la Nuova Diga al porto di Genova è il Terzo Valico sembra più vicino il ritardo nella TAV penalizza i trasporti, l’ambiente ma soprattutto la economia torinese e piemontese.
Fate presto ve lo diciamo a nome di tanti che aspettano l’avvio dei lavori da parte Italian e dei tanti giovani studenti cui il Paese deve offrire occasioni di lavoro qui. In questi trent’anni di bassa crescita sono aumentate le diseguaglianze sociali , mentre negli anni del Boom economico grazie alla azione dei governi DC le classi popolari migliorarono nettamente la loro condizione di vita.Per quanto ci riguarda daremo tutto il supporto politico ai lavori della TAV e agli altri investimenti infrastrutturali come il Terzo Valico, la Nuova Diga a Genova e la Linea 2 della Metropolitana torinese.
No alla decrescita infelice.
Buon lavoro
Mino GIACHINO, Mauro Carmagnola e Paolo Greco-Lucchina
Chiomonte, 23 Ottobre 2025

