Radici: il festival che interroga le nostre identità

Si terrà domani, alle ore 10 al Circolo dei lettori e delle Lettrici di Torino la conferenza stampa di presentazione di Radici, il festival che quest’anno invita grandi artisti e voci autorevoli a interrogarsi – in chiave pirandelliana – sul tema delle identità: una, nessuna e centomila.
Un percorso che attraversa l’individuale e il collettivo, la nazione e il popolo, fino all’immagine che ciascuno costruisce di sé in una società sempre più complessa ma al tempo stesso omologata. Un’omologazione che Pier Paolo Pasolini denunciò già negli anni del boom, osservando come il consumismo avesse trasformato stili di vita e modelli culturali.
Accanto a questo filone, Radici esplora anche le esperienze di chi ha scelto di espatriare, vivendo in bilico tra due mondi e due identità.
E oggi, mentre i social media amplificano, distorcono e condizionano la percezione di sé, e l’intelligenza artificiale mette in discussione la stessa nozione di identità, il festival rilancia il dibattito aprendolo a prospettive e contenuti diversi, con l’obiettivo di risvegliare nuove consapevolezze.
Valeria Rombolá
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