Erano monaci vestiti di nero con una croce ottagona cucina sul petto che dalle alture della Costiera Amalfitana decisero un tal giorno, mille anni fa, di partire per la Terra Santa e di aiutare poveri, malati e pellegrini. Erano guidati da fra’ Gerardo Sasso, monaco benedettino che fondò a Gerusalemme l’Ordine Ospitaliero dei Cavalieri di San Giovanni che diventerà in seguito l’Ordine di Malta. La Prima Crociata (1096-1099) è ancora lontana, la Città Santa è in mano ai musulmani ma fra’ Gerardo riesce ugualmente ad ottenere dal califfo d’Egitto il permesso di costruire una chiesa con un monastero e un piccolo ospedale, nei pressi del Santo Sepolcro, dedicato a San Giovanni Battista, per assistere pellegrini e malati. Da lì sorse il primo Ordine monastico-cavalleresco della storia i cui monaci-cavalieri facevano voto di castità, povertà e obbedienza. Da Scala, sulle alture di Amalfi, dove nacque, comincia la grande avventura di Gerardo Sasso che, insieme ai suoi amici mercanti amalfitani, nella seconda metà dell’XI secolo, si imbarcò su una galea diretto a Gerusalemme.

Un viaggio di settimane, sfidando tempeste e assalti di pirati. A distanza di mille anni il ricordo di fra’ Gerardo Sasso, che nel 1984 fu proclamato Beato da Papa Giovanni Paolo II, è ancora vivo nelle contrade di Scala dove viene ricordato ogni anno, il 3 settembre, giorno della sua morte, con solenni celebrazioni. Ma era davvero amalfitano? Si è discusso molto sull’origine di questo Gerardo, priore dell’ospedale e primo “Gran Maestro” dell’Ordine Giovannita, antesignani dei Cavalieri di Malta. Francese, provenzale o amalfitano? O perfino astigiano? Oggi la maggior parte degli storici propende per la paternità amalfitana. La croce a otto punte, che rappresenta le otto Beatitudini, simbolo dell’Ordine, era già presente sulle monete della Repubblica amalfitana ben prima della nascita dell’Ordine stesso. Fonti e documenti storici fanno comunque ritenere che Gerardo sia nato proprio sui colli della mitica Costiera Amalfitana come d’altronde sostiene lo stesso Ordine di Malta nel suo sito ufficiale. Per “scoprire” la verità siamo andati sulla Costiera sulle tracce del beato Gerardo (1040-1120). Sbarcati ad Amalfi siamo saliti a Scala, a 450 metri sul livello del mare, perché in questo piccolo paese di 1500 abitanti è nato davvero fra’ Gerardo, creatore del più potente, nobile e glorioso Ordine monastico-guerriero della storia. Tutti a Scala conoscono la sua storia. Circondato da boschi, terrazzamenti di uliveti e vigneti, Scala è un’oasi di tranquillità accarezzata dalla brezza marina della Costiera, lontana dal turismo di massa della vicina splendida Amalfi. Ripide stradine scorrono lungo case posizionate proprio a forma di scala, si vedono antiche torri di avvistamento e resti di bagni arabi della nobiltà scalese in alcune contrade del borgo in cui sono vissute blasonate famiglie come i Sasso alla quale appartenne fra’ Gerardo che nel XI secolo partì da Scala per la Terra Santa dove fondò l’Ordine degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, detti anche “Giovanniti”, che verrà riconosciuto ufficialmente da Papa Pasquale II nel 1113. Un uomo pio, fra’ Gerardo, di grande carità, dedito all’assistenza e alla cura di malati e bisognosi, protagonista nella Terra Santa dell’epoca.

Nelle foto:
Panorama di Scala (Amalfi)
Quadro con fra’ Gerardo
Chiesa di San Pietro a Scala
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