“Menti folli, corpi liberi”, torna “Pagliacce”

 

Unico evento in Italia dedicato alle “donne che fanno ridere” 14^ edizione  del “Festival Internazionale delle donne clown”

Dal 15 al 19 ottobre

Il tema, su cui contorcere corpo e mente e storie e pensieri come intreccio esilarante di intrigante e libera comicità, capace di superare il palco e volare ad abbracciare il pubblico divertito e sbigottito ma anche un po’ solo un po’ (ma tutto è parte del gioco) impensierito, sarà: “Menti folli, corpi liberi”. Perché “essere folli significa aprire strade proprio corpo significa muoversi in piena consapevolezza di sé e dell’altro, nel rispetto dei confini e nella ricerca di nuove forme di relazione”. A sostenerlo sono Martina Soragna e Silvia Laniado, direttrici artistiche del Festival “Pagliacce – Festival Internazionale delle donne clown” (promosso da “Pagliacce Network” e dal duo “Le2eunquarto”, con il sostegno di numerosi Enti Pubblici) che ritorna a Torino, per la sua 14^ edizione, da mercoledì 15 a domenica 19 ottobre. E le due continuano: “Con questo sguardo, il Festival affronterà temi come il consenso, l’autodeterminazione dei corpi, la vulnerabilità come forza creativa, le relazioni di potere, fino alla possibilità di trasformare il ridicolo e l’eccesso in strumenti di resistenza e di cura collettiva”. Dunque, dietro la larga risata, attenzione!, ci sarà sempre l’obbligo di una riflessione, di un ripensamento e di una volontà a mettersi in gioco senza trucchi né inganni. Di certo, saranno cinque giorni intensi di spettacoli, in cui Torino diventerà la “capitale delle donne clown”. Trenta le artiste coinvolte in un’iniziativa che porterà in Italia le migliori artiste internazionali della comicità: tra i nomi di punta Dolorèze Lèonard (in arrivo dal Quebec), “Compagnia La Bouffa”, la viennese (cofondatrice del primo “teatro clown” di Vienna, il “Theater Olé”) “Anna de Lirium”, l’americana “Hilary Chaplain” e Marina Barbera, in arrivo dall’Argentina. Forte anche la presenza di nuovi talenti italiani.

La peculiarità resta, come sempre, la “qualità” e il “livello degli spettacoli”, 17 per 13 Compagnie, affiancati ad un “corso di formazione” per volontari, “due laboratori per bambini” e “due talk tematici”. Vero e proprio “Laboratorio a cielo aperto”, il Festival vuole essere “un luogo – dicono ancora Soragna e Laniado – dove artiste affermate ed emergenti si incontrano, condividono linguaggi e si sostengono a vicenda, alimentando una comunità culturale che crede nella comicità come chiave per immaginare futuri diversi, più liberi e inclusivi”.

Grande novità di quest’anno, il “cambio di sede”, per cui il Festival diventa “diffuso”, per agevolare le esigenze del pubblico, andando ad abitare diversi spazi di Torino: lo “Chapiteau Madera” sarà allestito nel Giardino “Edisu” (ingresso da via Faà di Bruno e da via Pallavicino 35), nuovo cuore pulsante della manifestazione insieme al “Cubo Teatro / Off Topic” (via Pallavicino 35). Accanto a questo spazio, e allo “Spazio Flic” (via Paganini 0/200), già protagonista nelle edizioni 2023 e 2024, il programma coinvolgerà anche lo spazio “MyFarini” (giardino di corso Farini) e, per una delle anteprime, l’“Atelier Teatro Fisico” di Philip Radice (via Carmagnola 12).

Non solo. Tra le altre novità (dai conviviali “Talk”, agli “AperiPro” con le “Pagliacce” e al “Dj Set”) non mancheranno anche quest’anno i “Laboratori”: per le “artiste italiane” desiderose di partecipare a workshop con nomi di respiro internazionale e per i bambini. Oltre a due matinée per le scuole (mercoledì 15 ottobre con “The Last1”di “Pagliacce Network” e giovedì 16 ottobre con “Gretel” di “Quattrox4”), sono infatti previsti ben sei laboratori per bambini.

I giorni del Festival sono inoltre scanditi dal “Biblioclown letture per bambini”, una biblioteca itinerante che propone letture e attività per scoprire l’universo del circo contemporaneo e del clown.

Infine, è doveroso ricordare che un ruolo prezioso nell’organizzazione del Festival lo ha svolto quest’anno anche la collaborazione con la Cooperativa “Il sogno di una cosa”, che coinvolge persone con disabilità cognitive, portando negli spettacoli uno sguardo diverso, autentico e profondamente umano. Importante anche la sinergia sviluppata con il Festival “Incanti”, “sinergia – concludono gli organizzatori – che apre ulteriori spazi di confronto e dialogo tra linguaggi performativi diversi, rafforzando la dimensione internazionale e multidisciplinare di ‘Pagliacce’, come progetto sempre più condiviso e plurale: dalla formazione al sostegno delle nuove generazioni, dalla programmazione di spazi culturali alla costruzione di reti di artistə e operatori”.

Per info e programma completo: tel. 335/1657075 o www.pagliacce.it/festival-pagliacce/

Gianni Milani

Nelle foto: Cia – La Bouffa Ramon Guirado e Anna de Lirium clownin_carolina frank

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