Bonificata via Col di Lana

IL TORINESE WEB TV

🌿 Storia di via Col di Lana

Dopo anni di attesa, l’area di via Col di Lana, da tempo abbandonata e trasformata in una discarica abusiva, è stata finalmente bonificata (seppur solo in parte). Ora si spera che la “vexata quaestio” venga affrontata e risolta in modo definitivo. Ai nostri microfoni intervengono Katia Bollone, coordinatrice al verde della Circoscrizione 3, e il consigliere Stefano Bolognesi (FdI).

📜 Un po’ di storia Nel 1970 fu costruito un grande complesso residenziale su via De Sanctis, tra via Asiago e via Chambery. Il retro dell’edificio, che conta circa 200 alloggi, si affaccia su un cortile e su un’area verde privata. Dal 1950 al 2000, il Comune di Torino si è occupato di sistemare e mantenere questo spazio, piantando una cinquantina di alberi, installando panchine, lampioni e fontane, e garantendo ordine e pulizia nel passaggio tra via Asiago e via Chambery.

🏗️ Il progetto interrotto Nei primi anni 2000, i proprietari dell’area verde (diversi da quelli degli alloggi) ottennero l’autorizzazione per costruire box pertinenziali sotterranei. Rimossero 48 alberi, smantellarono l’illuminazione e avviarono il cantiere. Tuttavia, per motivi mai chiariti(si parla di fallimento dell’impresa, ostacoli tecnici come tubature del gas, ecc.) i lavori non iniziarono mai. L’area rimase transennata per oltre dieci anni, trasformandosi in una zona degradata, frequentata da tossicodipendenti e prostitute, che vi si rifugiavano tra la vegetazione cresciuta fino al primo piano delle abitazioni.

🗣️ La mobilitazione dei cittadini I residenti si rivolsero più volte alle istituzioni, ricevendo solo promesse e rinvii. Alcuni consiglieri di opposizione, tra cui Stefano Bolognesi, si attivarono con interpellanze e interrogazioni, ottenendo infine un consiglio di circoscrizione aperto con l’assessore Mazzoleni (che però non si presentò). La rabbia dei cittadini esplose, e le istituzioni inviarono diffide ai proprietari affinché bonificassero l’area. Un incendio avvenuto nell’agosto 2025, con l’intervento dei vigili del fuoco, fu la scintilla che smosse finalmente la situazione. A metà settembre, i proprietari, probabilmente intimoriti dalle possibili sanzioni, hanno provveduto a una parziale pulizia.

⚠️ Una questione ancora aperta La situazione resta tutt’altro che risolta. Come ricorda Bolognesi, l’erba ricrescerĂ  rapidamente e il problema si ripresenterĂ  presto. Ecco le possibili soluzioni: Esproprio per pubblica utilitĂ  Iter lungo, costoso e complesso. Il Comune sembra restio ad avviarlo. Donazione da parte dei proprietari Improbabile, data la difficoltĂ  di ottenere l’unanimitĂ  tra i sette proprietari. Usucapione I requisiti giuridici ci sono (oltre 20 anni di uso pubblico), ma l’istanza deve partire dal Comune. Lo farĂ ? Affitto I proprietari potrebbero concedere l’area in affitto, permettendo al Comune di riqualificarla per l’uso pubblico. Patto di collaborazione Coinvolgere scuole e oratori per creare uno spazio verde dedicato ad attivitĂ  educative come orto e giardinaggio, con l’approvazione dei 7 proprietari. Per ora, si attende che Amiat completi la rimozione dei detriti residui, come promesso da Katia Bollone.

Francesco Valente

GUARDA IL VIDEO:

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Aldi apre un nuovo negozio a Torino

Articolo Successivo

E’ tempo di funghi a Coazze!

Recenti:

Pacifisti e pacifinti

FRECCIATE Pacifisti? A Torino e Napoli bruciano l’effigie di Meloni, a Milano lasciano sessanta poliziotti feriti.

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta