Ha avuto avvio la seconda edizione di Germinale Monferrato Art Fest, che si svolgerà fino al 12 ottobre prossimo tra le colline del basso Monferrato. Si tratta di una rassegna annuale di arte contemporanea itinerante e diffusa. Obiettivi dell’iniziativa, nata a Rinco di Montiglio dalla Quasi Fondazione Carlo Gloria, sono la promozione dell’arte e della cultura, la valorizzazione del territorio e del paesaggio tramite l’attivazione di progetti e percorsi dedicati all’arte contemporanea, che coinvolgono e mettono in rete 17 comuni tra le province di Asti e Alessandria. Ogni Comune rappresenta la tappa di un percorso articolato, ospitando diversi contenuti tra mostre, installazioni open air, residenze d’arte che trovano sedi in luoghi rappresentativi del territorio, sia dal punto di vista architettonico, turistico e produttivo, sia per il loro legame con la tradizione e l’eredità culturale locale. L’evento prende il nome dal settimo mese del calendario rivoluzionario francese, termine a sua volta tratto dal latino “germinalis”, con il significato del mese in cui germogliano le piante. Germinale reca nel suo nome l’idea di rinascita, germogli e nuove foglie, metafora più estesa una rinascita dei luoghi attraverso i vari linguaggi espressivi dell’arte contemporanea. Le sedi espositive sono chiese sconsacrate, castelli, costruzioni di pregio storico e architettonico e spazi dalla forte valenza simbolica, che diventano lo scenario perfetto in cui ambientare le opere d’arte contemporanea, contribuendo alla loro conoscenza, tutela e valorizzazione.
Il programma di spettacoli e performig arts, a cura di Casa degli Alfieri, animerà i giorni d’apertura dell’evento e le varie sedi durante tutto il periodo con varie caratteristiche : la macchina magnifica, ovvero la Corriera dell’Arte, accompagnerà in tour i visitatori a raggiungere le varie sedi di Germinale attraverso passeggiate poetiche ed esperienziali di teatro natura.
La seconda edizione di Germinale si radica attorno a un tema antico ma quanto mai attuale, l’Alimurgia. Questo termine, coniato nel Settecento dal medico fiorentino Giovanni Targioni Tozzetti, ormai dimenticato, indica la pratica di ricorrere a piante spontanee, selvatiche e commestibili come risorsa alimentare in tempi di carestia o povertà. Il medico scrisse un trattato rivolto non tanto agli studiosi quanto un manuale pratico di sopravvivenza, catalogando numerose piante e descrivendo come raccoglierle, cucinare e conservare. In un’epoca contrassegnata da crisi ecologiche, sociali ed economiche, l’alimurgia risuona oggi con nuova intensità, diventando metafora potente di resilienza, attenzione al territorio e recupero di saperi dimenticati. Germinake 2025 interpreta l’alimurgia non solo come suggestione botanica ma come chiave poetica e politica per leggere la contemporaneità. Invita a riflettere su ciò che cresce ai margini, a riconoscere ciò che è commestibile, distinguendo il nutriente dal tossico, fatto che implica una conoscenza rispettosa e profonda dell’ambiente. Allo stesso modo, la scelta delle opere che abitano quei luoghi richiede una cura simile, un ascolto reciproco tra spazio e creazione, tra contesto e visione.
Germinale Monferrato Art Festival – Quasi Fondazione Carlo Gloria, via Bava 28, Torino
Apertura: tutti i weekend dal 12/9 al 12/10 con orari di visita 10.30-19
Mara Martellotta
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