FRECCIATE
C’è sempre qualcuno che scambia la resa per civiltà. A Bologna, qualche mese fa, hanno deciso di distribuire pipe “sterili” per fumare crack, convinti che almeno così i tossicodipendenti non si infettino tra loro. Ora la stessa pensata viene proposta a San Salvario, cuore ferito di Torino. Ma davvero crediamo che basti cambiare il tubo perché la sostanza diventi meno devastante? Qui non si tratta di igiene: si tratta di disperazione. Lo Stato che offre la pipa al tossico non è un padre che cura, ma un becchino che si limita a lucidare la pala.
Iago Antonelli
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