L’ANALISI DI FIAIP
- In Piemonte vendute 15.537 case: Cuneo in testa (+38%), Asti giù (-1,5%)
- Nel torinese 8.200 abitazioni vendute: oltre metà del mercato regionale
- Aumento del 5% delle vendite nelle zone periferiche
- Prezzi in aumento tra 1 e 2%
Il mercato immobiliare in Piemonte apre il 2025 con un deciso segnale positivo. Nel primo trimestre dell’anno sono state vendute 15.537 abitazioni su tutto il territorio regionale, registrando un aumento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2024 (quando le compravendite erano state 13.630).
Torino si conferma locomotiva del mercato: nella sola provincia si contano 8.191 transazioni (+13,7%), suddivise tra 3.583 immobili venduti nel capoluogo (+12,2%) e 4.608 nel resto dell’area metropolitana (+15%).
L’analisi, condotta da Fiaip Piemonte (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) su dati provvisori dell’Agenzia delle Entrate, mostra un trend positivo in tutte le province piemontesi, ad eccezione della città di Asti, in leggera flessione (-1,5%). Tuttavia, il resto del territorio astigiano ha segnato un’impennata con un +27,4%.
“L’avvio del 2025 segna una ripresa concreta del mercato immobiliare – spiega Marco Pusceddu, presidente di Fiaip Piemonte –. Un trend già in atto sul finire del 2024, che ha beneficiato del calo del costo del denaro da parte della BCE e della conseguente riduzione dei tassi di interesse, con il fisso tornato vantaggioso per chi pianifica investimenti di lungo periodo.”
Nel 2024, il Piemonte aveva chiuso con un incremento dell’1% nelle compravendite. “Un risultato nient’affatto scontato, considerando che il primo semestre aveva segnato un -3,8% – sottolinea -. Grazie alla graduale riduzione dei tassi sui mutui, il secondo semestre ha registrato un rimbalzo del +5,4%”.
“Il 2025 si è aperto con slancio – continua Pusceddu– e se i tassi rimarranno stabili e il contesto economico non subirà scosse, il mercato potrà tornare davvero promettente.”
TORINO: il cuore del mercato regionale
Con 8.191 transazioni, l’area torinese rappresenta più della metà del mercato regionale. Torino città ha registrato 3.583 vendite nel primo trimestre del 2025 (+12,2%), mentre la provincia si distingue con 4.608 compravendite (+15%).
Un risultato – sia per Torino sia per il Piemonte – che supera la media nazionale, dove l’incremento è stato dell’11,2% con 172mila compravendite concluse nei primi tre mesi dell’anno.
“Il risveglio del mercato è iniziato nella seconda metà del 2024 e ha permesso a Torino di chiudere l’anno con un +1,6% – commenta Claudia Gallipoli, presidente di Fiaip Torino –. La stabilità dei tassi ha dato nuova fiducia ai compratori, molti dei quali avevano rinviato l’acquisto per timore di condizioni sfavorevoli.”
“Questi volumi di compravendite raccolgono quindi anche le intenzioni di acquisto di chi ha temporeggiato, spaventato dai continui rialzi dei tassi d’interesse, che avevano caratterizzato il 2023 e buona parte del 2024 – sottolinea la presidente -. In tanti non trovavano conveniente comprare casa, soprattutto se dovevano cambiare la prima casa, rischiando di avere rate del mutuo più care rispetto a quelle che già pagavano”.
Il segmento più dinamico resta quello degli immobili di dimensioni medio-piccole. Il trilocale è il formato più richiesto, con superfici tra i 50 e gli 85 metri quadri. Seguono gli appartamenti fino a 115 mq. Al contrario, le metrature superiori ai 120-140 mq trovano più difficoltà a intercettare la domanda.
“La cautela degli acquirenti è legata, da un lato, al calo del potere d’acquisto, a causa dell’aumento dei prezzi, dall’altro, all’incertezza economica e geopolitica – sottolinea Gallipoli –. Chi compra cerca soluzioni sostenibili, evitando di esporsi troppo con cifre importanti e mutui alti”.
Prezzi e tempi di vendita: il termometro degli agenti.
Un sondaggio tra gli agenti immobiliari aderenti a Fiaip Torino conferma la crescita: il 74% degli intervistati segnala un aumento delle compravendite, mentre l’80% osserva un incremento dei prezzi tra l’1% e il 2% rispetto al 2024.
Per quanto riguarda i tempi di vendita, il 40% indica entro i 90 giorni, mentre il 60% riferisce trattative che si concludono entro sei mesi.
“I tempi restano contenuti solo se il prezzo richiesto è allineato al mercato e allo stato dell’immobile – avverte Gallipoli – Oggi ristrutturare costa molto, questo frena l’interesse per le case da rimettere a nuovo.”
Domanda in crescita in periferia e nei quartieri riqualificati.
Gli agenti immobiliari segnalano un aumento del 5% delle vendite nelle zone periferiche della città. Le aree più richieste sono Lingotto, Mirafiori, Parella-Aeronautica, Borgo Vittoria, Parco Dora e Valdocco, tutte interessate da recenti interventi di riqualificazione urbana.
Rinnovato interesse anche per l’area nord-est di Barriera di Milano, in particolare tra piazza Respighi e via Porpora, grazie alla presenza di immobili ristrutturati. Restano penalizzate meno attrattive invece le aree verso corso Vercelli e corso Novara, fino al quartiere Aurora. Alcune perplessità sono state espresse dagli abitanti sul progetto della nuova Moschea.
Grande attenzione anche alla rigenerazione dell’ex Manifattura Tabacchi, destinata a ospitare un nuovo polo universitario e il tracciato della futura Metro 2. Vivacità anche per l’area attorno al nuovo centro commerciale ToDream, lungo corso Romania, e per i quartieri limitrofi da Barca e Bertolla fino a Settimo Torinese.
LE PROVINCE: tutte in crescita, spicca il Cuneese.
Nel dettaglio provinciale, tutte le aree del Piemonte registrano un aumento delle compravendite:
Cuneo: +25% con 1.991 case vendute (Cuneo città +38%, provincia +24%)
Asti: +15,8% e 730 vendite (Asti città -1,5%, provincia +27,4%)
Torino: +13,7% e 8.191 vendite (Torino città +12,2%, provincia +15%)
Novara: +12,1% e 1.250 vendite (Novara +22,9%, fuori porta +8,4%)
Verbano-Cusio-Ossola: +11,9% e 623 vendite (Verbania +1,3%, resto provincia +14,2%)
Alessandria: +11% e 1.545 vendite (Alessandria città +22,3%, provincia +7,8%)
Vercelli: +7,3% e 557 vendite (Vercelli città +7,2%, provincia +7,4%)
Biella: +4,4% e 650 vendite (Biella città +11,1%, provincia +1,4%)
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