Vieni avanti cretino

Non passa settimana in cui io non riceva segnalazioni o lamentele su questa o quella azienda, questo o quel funzionario o dirigente, per la sua ottusità, l’incapacità di discernere i problemi reali da quelli che lui stesso ha creato e, in generale, per l’insoddisfazione crescente delle maestranze.

Non ultima una segnalazione pervenutami oggi, nella quale una persona mi segnala che avendo aderito circa 3 mesi fa all’incentivazione aziendale aspettava, giustamente, una risposta per l’esodo che avrebbe dovuto avvenire alla fine di questo mese.

Superfluo dire che solo oggi, a 20 giorni dal possibile esodo, i Soloni abbiano decretato che non c’erano più soldi, che non era possibile accogliere la sua richiesta, ecc ecc.

Al di là della sostanza e del rispetto che tutti i lavoratori meritano in costanza di un rapporto privo di rimproveri, rilievi disciplinari e via dicendo, va da sé che una azienda organizzata secondo la diligenza del buon padre di famiglia (Codice civile docet) non può impiegare tre mesi per dirimere una questione, magari per decisione del padrino di turno, del politico del momento o del dirigente figlioccio di tale, parente di Tizio  segnalato da Caio o, più probabilmente, perché è stata adibita la persona sbagliata alla mansione giusta.

Purtroppo, si è passati da un’Italia, patria di poeti e navigatori, ad un coacervo di professionalità approssimative, di lauree conseguite nelle università più dannose per il Paese, di professionisti, come dice Paolo Cevoli, “inutili come un culo senza buco”. 

Il compianto Piero Angela, che ebbi modo di incontrare ormai molti anni fa, soleva dire:

“L’Italia è un Paese morto.

Non ci sono punizioni per chi sbaglia.

Non ci sono premi per chi merita”

Sindacati che, dopo l’exploit rivendicativo del 1969 (che ha permesso di ottenere lo “Statuto dei lavoratori” solo perché l’allora Ministro del Lavoro, Carlo Donat Cattin, lo offrì alle parti sindacali) hanno pensato bene di tenere il cuore dalla parte dei lavoratori ed il portafoglio da quella degli imprenditori.

Contratti collettivi che, grasso che cola, al rinnovo concedono ai lavoratori 30 euro lordi al mese, salvo riconoscere benefit degni degli Emirati arabi ai dirigenti.

E’ palese che imprese di tale genere siano destinate ad implodere perché qualunque dipendente, presa coscienza dei propri meriti e consapevole dei limiti imposti, cercherà di emergere per rispetto di quell’autostima sviluppata sul campo, che manca a chi la carriera l’ha fatta per meriti altrui o per “chiara fama”.

In un’epoca in cui nulla è più precario del definitivo, proprio chi occupa posizioni apicali dovrebbe viaggiare con le spalle contro il muro per la consapevolezza di essere il primo a rischiare in caso di crisi.

Adagiarsi sugli allori posti sul capo di altri non soltanto è pericoloso, inutile e indice di scarsa professionalità, ma significa non volere la crescita dell’impresa e lo sviluppo delle competenze, ma crogiolarsi grazie a meriti altrui, ringraziando ogni giorno chi ha offerto una possibilità che, altrimenti, sarebbe andata, per merito, ad altri.

Se avete un’idea di massima del panorama imprenditoriale italiano non vi sarà difficile comprendere in quali difficoltà versi la nostra economia che ha ridotto il Belpaese da Paese di spicco a latrina dei Paesi più avanzati. Sono certo che, dopo oltre 700 anni, Dante proclamerebbe a voce ancora più forte: 

“Ahi serva Italia, di dolore ostello, 

nave sanza nocchiere in gran tempesta,

non donna di provincie, ma bordello!”

Credo, però, che la citazione che meglio di ogni altra rende giustizia sia tratta da “La volpe e la maschera da tragedia” di Fedro: “[..] Hoc illis dictum est, quibus honorem et gloriam fortuna tribuit, sensum communem abstulit.”  (Dico questo a coloro a quali la fortuna ha tributato onore e gloria, ma ha tolto il buon senso).

Sergio Motta

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Festa della birra di montagna Birrificio Pian della Mussa a Balme 

Articolo Successivo

Il Comune di Sauze d’Oulx dà in concessione il Cinema Sayonara

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta