L’Atteso ritorno di Interplay, il Festival della danza

Giunto alla sua venticinquesima edizione e diretto da Natalia Casorati, con artisti anche internazionali

Ritorna Interplay dal 28 maggio al 15 luglio prossimi, alla sua venticinquesima edizione, a  cura dell’Associazione Culturale Mosaico Danza, per la direzione artistica di Natalia Casorati.

Quest’anno rappresenta un anno importante, che va ben oltre la ricorrenza dei 25 anni dalla parte della danza e dei coreografi italiani che hanno trovato attraverso il Festival un’occasione per crescere, essere sostenuti e portati anche all’estero, e degli artisti internazionali, molti dei quali, grazie a Interplay, sono approdati per la prima volta in Italia. Si tratta di venticinque anni di collaborazioni e di scambi e soprattutto 25 anni in cui Torino ha avuto un  ruolo  centrale riconosciuto nel panorama della danza contemporanea europea.

Interplay non è  solo un  Festival, ma un motore che unisce, spinge e genera energia. Si tratta di una realtà capace  di trasformarsi, di intercettare le novità,  di offrire uno spazio reale, anche critico a intere generazioni di coreografi e compagnie.  Questo lo si deve soprattutto a Natalia Casorati, direttrice tenace, che da sempre si batte per rendere possibile tutto questo.

28 maggio – 14 giugno la durata del Festival con un evento speciale il 15 luglio nel Living Lab, il nuovo spazio performativo di Mosaico Danza, che si affaccia dal verde della collina verso il centro della città.

Il Festival, che dal 2009 viene finanziato dal Ministero, vincendo poi bandi europei e torinesi, come quest’anno il bando “Torino che cultura”, si è  negli anni affermato come punto di riferimento per la scena coreografica emergente e si svolge in quattro teatri e cinque spazi multidisciplinari,  con una particolare attenzione al riequilibrio territoriale grazie a eventi anche in periferia, confermando la sua vocazione nel creare connessioni tra linguaggi coreografici innovativi e un pubblico sempre più  ampio ed eterogeneo.

A questa edizione parteciperanno 24 compagnie provenienti da otto Paesi, con 9 prime nazionali e nuove creazioni site-specific. Molti tra gli ospiti del Festival hanno recentemente ottenuto importanti riconoscimenti quali il Premio UBU 2024 e il Premio Danza&Danza 2024, a testimonianza della qualità e della proposta artistica che da 25 anni promuove il dialogo e la sperimentazione ad esso connessi.

Il Festival animerà quattro teatri, la Casa del Teatro Ragazzi, in corso Galileo Ferraris 266/C, il teatro Astra in via Rosolino Pilo 6, le Officine Caos, in piazza Eugenio Montale 18/a, e le Lavanderie a Vapore , a Collegno, in corso Pastrengo 51, e cinque spazi multidisciplinari, quali via Baltea, la Casa del Quartiere Bagni Pubblici di via Agliè, l’Imbarchino e il MAO, Museo di Arte Orientale.

Spettacoli site-specific verteranno sui temi dell’Identità e complessità dell’individuo, su quello della trasformazione e decostruzione, e sul corpo politico.

L’inaugurazione del festival avverrà  alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani di corso Galileo Ferraris e sarà affidata alla compagnia Abbondanza/Bertoni, con il duetto Viro; il sipario si alzerà alla Lavanderia a Vapore con la performance “Sleep in the car” del coreografo Premio D&D 2024 alla carriera Virgilio Sieni, che proporrà un lavoro di riflessione sulla libertà  e sulle costrizioni nella contemporaneità. Tra gli spettacoli più attesi “AeReA”  di Panzetti Ticconi con una musica originale di Demetrio  Castellucci, in programma  il 12 giugno alle Lavanderie a Vapore. Il 30 maggio la Casa del Teatro ospiterà  la performance “Totemica” di Manfredi Perego e “Decisione consapevole” di Roberto Tedesco, uno dei coreografi più promettenti della scena contemporanea. Il  4 giugno, sempre alla Casa del Teatro, sarà presente  la Compagnia Reaction Integrated Dance Company, che vedrà esibirsi danzatori con o senza disabilità,  e lo spettacolo Aerowaves Twenty 24 di Sarah Baltzinger & Isaiah Wilson, entrambi del Lussemburgo.

Evento speciale del festival il 15 luglio al Living Lab, lo spazio perfomativo creato da Mosaico Danza, affacciato sulla collina torinese, dove andranno in scena “Cosmorama” di Nicola Galli e “Roots Unseen” del collettivo Kyklos, lavori che indagano il rapporto tra paesaggio, identità e appartenenza.

Il 31 maggio a Barriera di Milano e il 14 giugno alle Lavanderie a Vapore di Collegno si terranno due talk sul festival.

Mara  Martellotta

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