Il Consiglio comunale ha approvato con 26 voti un ordine del giorno relativo alle strutture di Pronto Soccorso presenti in città. Il documento, a prima firma di Pietro Tuttolomondo, ha fatto seguito a un tour conoscitivo della IV commissione (presieduta da Vincenzo Camarda) che, a partire dal febbraio dell’anno scorso, aveva toccato il Pronto Soccorso dell’ospedale Molinette e quelli dei nosocomi Mauriziano, Maria Vittoria, Martini, S. Giovanni Bosco e Infantile Regina Margherita.
Il documento approvato in aula impegna l’Amministrazione comunale a interagire con l’assessorato della Sanità della Regione Piemonte, al fine di elaborare – nel contesto generale del nuovo Piano socio-sanitario regionale – un piano programmatico che preveda nuove articolazioni organizzative rispondenti alle criticità emerse durante i vari sopralluoghi effettuati.
Al di là delle specificità delle singole strutture ospedaliere di Pronto Soccorso in gradi diversi queste ultime sono caratterizzate da problemi come sovraffollamento, scarsità di personale medico e infermieristico (con relativi casi di burnout), inadeguatezza degli spazi disponibili, sicurezza del personale e gestione dei ricoveri. Questo nonostante il costante impegno di donne e uomini che quotidianamente vi lavorano con dedizione.
Il testo votato in Consiglio evidenzia inoltre come la rivisitazione del sistema sanitario territoriale, con l’adeguata quantificazione e distribuzione del numero dei posti letto ospedalieri, sia indispensabile per un efficace intervento volto alla riduzione dei trattamenti inappropriati che, si segnala, sono dovuti anche al costante sovraffollamento, il quale si acutizza durante l’epidemia influenzale stagionale.
Infine, il documento segnala la necessità di politiche volte a trattenere il personale sanitario nelle strutture ospedaliere, sottolineando anche l’opportunità di intervenenti preventivi in materia di stress e relativo burnout, così come sul problema delle aggressioni che spesso il personale subisce: fenomeni accentuati dalla carenza di personale e dalle strutture che sono spesso obsolete e con spazi inadeguati.
(C.R. – Ufficio stampa del Consiglio comunale)
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