SOMMARIO: Ricordi di un ex allievo del “ San Gip” – Antisemitismo e violenza al Salone e al Campus Einaudi – Lettere

Ricordi di un ex allievo del “ San Gip”
Il Collegio “San Giuseppe” di Torino, il “ San Gip”, festeggia 150 anni di vita. I Fratelli delle Scuole Cristiane, ordine fondato in Francia da San Giovanni Battista de la Salle, furono chiamati in Piemonte da re Carlo Felice che fece anche cose buone, come si dice oggi. Papa Leone ha ricevuto i Fratelli solennemente in udienza e l’anniversario è stato festeggiato a Torino in Duomo e al Collegio, oggi diretto in maniera incomparabile da Fr. Alfredo Centra , uomo coltissimo, preside e capace manager .Il direttore ha fatto del Collegio una libera Agorà aperta al confronto con tutti coloro che privilegiano la cultura senza settarismi.

Fra gli ex allievi illustri pubblicati sul sito del Collegio c’è la “crema” di Torino in tutti i settori . Essere passati attraverso l’educazione dei fratelli è un viatico che non si dimentica. Ne ho scritto sul “Corriere”, ricordando anche quando mi accompagnarono in gita scolastica in Egitto e andai ad El Alamein in anni in cui quei Caduti erano da ignorare. Un’esperienza indimenticabile che raccontai anche al presidente Ciampi quando andammo insieme al Sacrario in Egitto per ricordare i caduti di una battaglia importante, totalmente ostracizzata in cui agli italiani mancò la fortuna, ma non difettò certo l’onore, come dimostrò Paolo Caccia Dominioni che costruì il Sacrario, raccogliendo le salme dei soldati caduti in battaglia.
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Antisemitismo e violenza al Salone e al Campus Einaudi
Giovedì ci sono stati minuti di violenza agli ingressi del Salone del libro per colpa di estremisti invasati che volevano impedire un incontro al Salone con la presenza del presidente della Comunità ebraica di Torino. La Polizia ha scongiurato il peggio. La Stampa ha scritto incredibilmente soprattutto delle manganellate della Polizia. Ma andrebbe segnalato anche quanto accaduto al Campus Einaudi in cui gli estremisti pro Palestina hanno ancora una volta dimostrato di essere una minaccia alla democrazia e al confronto civile di opinioni.


Il rettore Geuna ancora una volta si è rivelato inadeguato e alcuni professori indegni del ruolo da essi ricoperto. Va ribadito ancora una volta che gli Atenei esistono per studiare e non per fare politica settaria che inquina la serenità degli studi, degenerando in brutale violenza. Questi signori sono l’esempio nostrano del fanatismo palestinese a Gaza che ha mietuto tante vittime innocenti. Il presidente israeliano può essere discutibile, ma non c’è confronto con i capi di Hamas assetati di sangue e solo desiderosi di vendetta. L’antisemitismo peggiore ormai da troppo tempo imperversa un po’ dappertutto.
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Brigitte Bardot
Cosa pensa di Brigitte Bardot che a 91 anni prende posizione contro il femminismo francese? A me sembra come sempre molto coraggiosa. Non è un peccato dire che a lei piacciono gli uomini. Questo è un piacere naturale di cui secondo alcuni bisognerebbe oggi perfino giustificarsi. Giulia Ferro
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Concordo con lei. Pannunzio con Flaiano l’aveva incontrata a Roma e ne rimase colpito per la sua capacità di andare controcorrente in anni di bigottismo provinciale, quello che “Il mondo” aveva combattuto con ironia raffinata. Ancor più della “Dolce vita” di Fellini B.B . aveva rivelato un volto e un corpo capace di capovolgere il perbenismo senza noiosi discorsi sociali , ma con il fascino della bellezza femminile. I suoi nudi, i suoi topless entrarono nei sogni di tutti. Il far l’amore senza inibizioni e senza freni è un qualcosa di unico che molte donne ancora oggi riescono a raggiungere con fatica, magari impasticcandosi. Fu una vera femminista che seppe anticipare i tempi senza mai ricorrere agli slogan delle femministe rancorose e spesso oggettivamente sgradevoli come quelle italiane e francesi in particolare.

Non attese il movimento di liberazione della donna e i suoi cortei. Andò in pantaloni attillati a visitare all’Eliseo il Presidente De Gaulle che viveva nel culto di Santa Giovanna d’Arco. L’amico Mughini ha scritto : “Lo scandalo e il fascino della Bardot non derivano tanto dall’ aver vinto consapevolmente dei tabù, quanto dalla naturalezza con cui li infrangeva”. Ogni volta che si pensa a Bb, l’adolescente che sonnecchia in noi, si risveglia. Me lo diceva Soldati che la incontrava al Festival di Cannes, ma avrebbe desiderato incontrarla da vicino tra le lenzuola, come mi disse senza giri di parole una volta. Volli passare una settimana a Saint – Tropez (oggi totalmente decaduta) ed ebbi modo con i buoni uffici di un autorevole amico francese di parlare mezz’ora con B. B. che mi intrattenne sulle sue belle battaglie per gli animali. Pur anziana, aveva sempre lo sguardo e la vivacità dei vecchi tempi.
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Da Alassio
Ho appreso che l’ex sindaco Avogadro, prima leghista e attuale renziano, a suo tempo sfiduciato dalla sua stessa maggioranza, stia cercando di rientrare in gioco alla scadenza del secondo decennio di sindaco di Marco Melgrati. Cosa ne pensa? Vittorio de Angeli

Tutto il male possibile. Avogadro nel suo mandato portò al governo della Città degli improvvisatori incapaci e lui stesso si rivelò poco avveduto. Sarebbe una gravissima jattura per Alassio ritrovarsi di nuovo alle prese con questo personaggio e soprattutto con alcuni dei suoi sostenitori. Il successore di Melgrati dovrà indicarlo lo stesso sindaco quando non potrà più essere candidato.
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Il cardinale Zuppi
Non ho mai avuto simpatia per i vescovi cardinali di Bologna a partire dal filocomunista Lercaro, salvo che per il cardinale Biffi che ebbe parole illuminate sui pericoli dell’immigrazione extracomunitaria. Ma adesso Zuppi al Salone del libro supera se’ stesso, dicendo che, se eletto, avrebbe fatto come nel film di Nanni Moretti. Intendeva scherzare sul papato, una cosa molto seria per un cardinale papa mancato, per grazia dello Spirito Santo. Giovanni Ramelli

Ha detto che, affacciatosi davanti a tanta gente come nuovo Papa, avrebbe rinchiuso la finestra perché consapevole di “non farcela”. Può essere singolare la citazione di Moretti, ma in fondo ha detto la verità: Zuppi sarebbe stato inadeguato. Sempre alla ricerca di una battuta come Papa Francesco, dell’ultimo Papa ha solo la propensione alla battuta.