Esordio vincente per Falvio Cobolli al Piemonte Open

La testa di serie numero uno del Challenger 175 torinese, che ha goduto di un bye iniziale, passa il turno contro l’ostico argentino Collarini e approda così ai quarti di finale dove incontrerà il tedesco Altmaier, uscito vittorioso nello scontro con Cerundolo (fratello del più noto Francisco Cerundolo, recentemente sconfitto dal nostro Jannik Sinner agli Internaziionali BNL di Roma). Bene anche Passaro, il detentore del titolo, che batte nell’ennesimo derby italiano Darderi (7-6, 6-4), l’argentino Etcheverry, che si impone con due tie-break sull’ucraino Sachko, e il kazako Alexander Bublik che, alla fine e non senza qualche problema, ha la meglio sull’italiano Arnaboldi (0-6, 6-3, 6-3). Eliminati invece Luca Nardi, sconfitto piuttosto nettamente dall’argentino Carabelli per 6-2, 6-4, e Fabio Fognini (ancora in vita in doppio con Pellegrino), battuto dal cinese Bu con lo score di 7-5, 6-2.

Ma i riflettori oggi sono stati tutti puntati su Fabio Cobolli, attualmente numero 34 della classifica Atp e dunque testa di serie del torneo, e sul suo esordio contro l’albiceleste Collarini. Una partita dura, del resto gli argentini su terrarossa sono sempre pericolosi, ma convincente di Cobolli che, alla fine, ha mostrato la differenza di ranking e di misura (7-6, 7-6) si è aggiudicato il match.

Il tennista romano, da poco vincitore del suo primo torneo Atp (il 250 di Bucarest) e già finalista all’Atp 500 di Washington, nonché giunto al terzo turno dell’Australian Open e degli U.S. Open nel 2024, è salito a Torino dopo la delusione romana (eliminato al primo turno nel derby contro Luca Nardi) agli Internazionali d’Italia, dove ha giocato forse una delle sue peggiori partite per via delle forti emozioni e pressioni causate proprio dal giocare in casa. Come ha ricordato in conferenza stampa dopo il match contro Collarini, ha scelto il Challenger di Torino (e quindi, in un certo senso, un downgrade calcolato e ponderato, stesso percorso di Lorenzo Musetti lo scorso anno, che dimostra come talvolta un bagno d’umiltà sia necessario per ritrovarsi e ripartire col piede giusto), in vista dello Slam parigino, per prepararsi al meglio, ma senza troppe pressioni o aspettative, e dopo aver ascoltato vari pareri, tra cui quello del nostro numero uno al mondo Jannik Sinner. Il giovane e promettente talento capitolino ha poi ringraziato l’organizzazione del torneo per averlo aspettato e avergli concesso una Wild Card, ammettendo che la sua presenza è certamente utile a entrambi per raggiungere i loro obiettivi immediati e futuri.

Patrizio Brusasco

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