“25 aprile, una festa di democrazia che parla a tutti”

“A pochi giorni dall’80° anniversario della Liberazione abbiamo scelto, insieme al Presidente Alberto Cirio e al Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Domenico Ravetti, di aprire i lavori odierni con un gesto simbolico, ma carico di significato: dare voce a una giovane studentessa delle nostre scuole”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, aprendo i lavori dell’Aula. “La Resistenza fu un moto collettivo di dignità e speranza. Un movimento dove tutti, cattolici, liberali, socialisti, comunisti e repubblicani combatterono insieme per ripristinare all’Italia la libertà. Il 25 aprile è per questo una festa che parla a tutti, senza distinzioni. È la festa dell’identità democratica di un popolo che ha scelto di essere sovrano, libero e consapevole”.

Anche il vicepresidente Domenico Ravetti, nel citare la fondazione, nel 1976, del Comitato Resistenza e Costituzione, ha sottolineato l’importanza del lavoro di questo organismo che “si occupa delle atrocità del ‘900 non per mero gusto di ricostruzione storica ma per evitare che la nostra società riviva inerme quella ferocia e perché non si pieghi all’oblio dei nostri tempi. Chi ama la libertà festeggia il 25 aprile e con Cirio e Nicco abbiamo scelto la via istituzionale che non prevede strumentalizzazioni di parte e respinge le polemiche”. Ravetti ha inoltre ricordato che Consiglio e Giunta hanno scritto nei giorni scorsi a tutti i sindaci del Piemonte per invitarli ad aprire le porte dei Palazzi comunali ai cittadini domenica 27 aprile. Con l’obiettivo di far conoscere a tutti la storia di quelle sedi e il presidio di democrazia e libertà che queste istituzioni rappresentano.

È quindi intervenuto il presidente della Regione Alberto Cirio: “Abbiamo la responsabilità – ha affermato –  di mettere in pratica il dovere della memoria con la nostra condotta e con il nostro impegno per tramandarla ai nostri figli e alle nuove generazioni. E per offrire una testimonianza, anche scritta di questo importante patrimonio, la prossima settimana presenteremo, insieme con il Consiglio regionale, il Museo diffuso e gli istituti storici della Resistenza, una pubblicazione sul 25 aprile che individua 80 luoghi di memoria del Piemonte. In questa festa prevalga uno spirito di condivisione per ciò che ci unisce e che ci permette oggi di essere qui: i valori di libertà, democrazia, rispetto delle persone”.

C’è stato anche l’intervento della giovane Sara Bonaparte, studentessa della 5 B del liceo Regina Margherita di Torino: “Il 25 aprile per noi giovani è ancora una data attuale e si porta dietro significati importanti, valori quali pace, libertà, uguaglianza, solidarietà, integrazione”. Sara è stata scelta fra i giovani vincitori del concorso di storia contemporanea che Palazzo Lascaris indice annualmente e nel suo discorso è emersa anche la gratitudine verso il Consiglio regionale per l’opportunità data a lei e ad altri studenti di partecipare a un viaggio d’istruzione a Berlino e al campo di concentramento di Ravensbruck.
“Qual è l’attualità del 25 aprile?  – ha chiesto la studentessa – Oggi per me questa ricorrenza significa ovviamente la nostra Carta costituzionale e vorrei in particolare ricordare l’articolo 11 (quello che sancisce l’impegno dell’Italia a ripudiare la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e a promuovere un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni ndr), ci auguriamo che la politica possa risolvere le tensioni e i conflitti che segnano il mondo di oggi anche grazie all’apporto delle nuove generazioni”.

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