Torino Spazio Pubblico per ridare bellezza e pulizia alla città

Carte, mozziconi di sigaretta, fazzoletti usati e molto altro sono spesso abbandonati per le strade, nelle aiuole, nelle piazze, nel verde, ma anche all’interno della metropolitana o dei centri commerciali. E’ una delle manifestazioni che racconta la maleducazione, la non curanza, il non rispetto per l’ambiente che ci circonda che non appartiene ad una entita’ astratta, e’ nostro e anche di coloro che lo sporcano. Sono comportamenti a cui serve una rieducazione oltre che un maggiore attenzione e un puntuale sanzionamento. Chi ce la mette tutta, invece, per recuperare la situazione creata dagli insolenti urbani sono i volontari di Torino Spazio Pubblico che, operando in discrezione, sono concentrati a ridare bellezza e pulizia alla citta’ senza recriminare nulla, lavorano con dedizione e amore con le loro divise gialle o arancioni. Spazzano i rifiuti che spesso anche la nettezza urbana non riesce a portare via, accorciano cespugli e rastrellano foglie secche e altri rifiuti. Tra loro ci sono anche sono persone disoccupate, studenti, signori e signore avanti con l’eta’ e chiunque altro che aggiungendosi al gruppo ha fatto lievitare il numero dei volontari dai 70 iniziali agli attuali 300 (tutti operanti in sicurezza e assicurati). Il progetto e’ diviso per aree e gli interventi di pulizia si svolgono settimanalmente o periodicamente migliorando la fruibilita’ degli spazi pubblici da parte della cittadinanza, ma anche promuovendo le buone pratiche solidali. Torino Spazio Pubblico punta a creare ambienti più sicuri, accessibili e accoglienti, dove bambini, anziani, ciclisti, pedoni e persone con disabilità possano muoversi liberamente e sentirsi parte di una comunità. Ma ciò che rende unico questo progetto è il coinvolgimento diretto dei cittadini, delle associazioni e dei comitati di quartiere. Laboratori, consultazioni pubbliche e percorsi partecipativi permettono ai torinesi di contribuire attivamente alle trasformazioni in corso.

Il cuore del progetto è la convinzione che lo spazio pubblico sia un bene comune e che debba essere trattato con gentilezza, come se fosse la nostra casa.

“La crisi economica lacerante e i fondi pubblici all’asciutto hanno tagliato di netto gli interventi di più minuta manutenzione, ma non meno importanti per la collettività. Non agire drasticamente sulle incivilities aprirebbe la porta al degrado, anticamera della svalutazione di una città che negli ultimi vent’anni ha subito una evidente metamorfosi ed oggi è una delle prime tre città d’arte più visitate in Italia”.

L’auspicio e’ che questo progetto sia un modello, non solo per chi decide di unirsi e cooperare alla pulizia e al decoro di questa meravigliosa citta’, maanche per tutti gli altri che continuano a trattarla come una pattumiera. Il fatto che ci siano persone che decidono di aiutare non deve essere un alibi per chi sporca, infatti piu’ si e’ rispettosi nei confronti dell’ambiente urbano e piu’ questi interventi di supporto possono essere diretti verso altre attivita’ utili al miglioramento della citta’.

MARIA LA BARBERA

Fonte: http://www.spaziotorino.it

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