Ha fatto registrare il sold out in entrambe le date il concerto in programma venerdì 4 e sabato 5 aprile dell’Orchestra Sinfonica della Rai, che segna il ritorno sul podio di Giulio Cilona, che sostituisce Fabio Luisi, impossibilitato per problemi familiari, e il debutto del pianista Tom Borrow. I due musicisti, entrambi molto giovani, Borrow venticinquenne, Cilona non ancora trentenne, sono molto apprezzati a livello internazionale. Il direttore d’orchestra belga-americano Cilona ha debuttato sul podio dell’Orchestra Rai di Torino in occasione dello scorso concerto di Carnevale ed è attualmente Kappelmeister alla Deutsche Oper di Berlino, ruolo che ha ricoperto sin da giovanissimo.
Tom Borrow, israeliano, è stato chiamato nel 2019 a sostituire Khatia Buniatishvili in una serie di dodici concerti con la Israel Philarmonic Orchestra, ottenendo un sensazionale successo di critica e di pubblico.
In apertura di serata Borrow proporrà il Concerto n. 3 in re minore op. 30 per pianoforte orchestra di Sergej Rachmaninov, forse il più impegnativo tra i quattro concerti del compositore russo.
Il brano è contornato da un’aura di leggendaria difficoltà tecnica grazie anche al film Shine, in cui il protagonista Geoffrey Rush, che interpreta il ruolo del pianista David Helfgott, sprofonda nella pazzia per la spasmodica tensione causata dall’esecuzione del “Rach 3”.
Il Concerto n. 3 in re minore op. 30 per pianoforte e orchestra di Rachmaninov è un’opera che, sin dalla sua prima esecuzione, nel 1909, ha affascinato e sfidato i pianisti di tutto il mondo. Se Liszt e Chopin possono essere considerati i demiurghi del virtuosismo pianistico ottocentesco, Rachmaninov è il loro degno erede. Compose il suo terzo Concerto nel 1909, poco prima del suo primo viaggio negli Stati Uniti. Il compositore russo non solo voleva conquistare il pubblico americano, ma desiderava farlo imponendo un’opera che sarebbe divenuta un banco di prova insuperabile per i pianisti di tutto il mondo.
Il concerto fu eseguito per la prima volta il 28 novembre 1909 con la New York Symphony Society diretta da Walter Damrosch e lo stesso Rachmaninov sedette al pianoforte. Pochi giorni dopo Gustav Mahler lo diresse nuovamente, in una delle interpretazioni più apprezzate del compositore.
In chiusura Cilona interpreterà la celebre Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven, scritta tra il 1804 e il1808. Nella sua stessa aperta professione di eroismo, che raggiunge l’apice nella possente cellula ritmica iniziale, definita dallo stesso compositore “il destino che bussa alla porta”, il brano lascia intravedere le vette che l’autore raggiungerà negli anni successivi.
I biglietti per il concerto sono esauriti. Eventuali titoli di ingresso dovuti a rinunce saranno messi in vendita un’ora prima delle due serate.
Info 0118104653.
Mara Martellotta
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