Silvia Beccaria e Anna Roberti: “Frammenti di natura”

A Biella, la Primavera di “BI-Box Art” si è aperta con la mostra “a due” 

Fino al 10 maggio

Biella

Arte e natura. La prima messa totalmente a disposizione dell’altra attraverso le magie della tecnica, di segno e colore, e il lavorio sotteso di sensazioni sogni e speranze che sono bagaglio insostituibile nel lavoro di un autentico artista. E allora non poteva scegliersi mostra migliore per inaugurare venerdì 21 marzo scorso l’arrivo della Primavera alla Galleria “BI-Box Arte” di Biella con l’ospitata fino al prossimo sabato 10 marzo delle opere di Silvia Beccaria, torinese, e di Anna Roberti, origini bresciane. Artiste, entrambe, che attraverso tecniche assolutamente diverse, usano l’arte per esplorare “tra intrecci e trame, materia e segno, trasformazione e memoria”, il mondo della natura nelle sue forme più semplici e primigenie, nel suo continuo divenire e farsi “altro” in quell’innata capacità di rigenerarsi, nelle fratture e nelle connessioni che ne caratterizzano il ciclo vitale. Di qui il titolo della rassegna “Frammenti di natura” che vede esposte una ventina di opere messe lì in bella (davvero bella!) mostra per invitarci a ripensare il nostro rapporto con l’ambiente, per esortarci a pensare e, in certo senso, a condividere la fragilità, sì, ma anche la resilienza di un ambiente naturale che l’uomo ha ereditato per proteggerne e rispettarne i frutti e la bellezza, dimenticando invece troppo spesso di assolvere, se non di peggiorare, i principi cardine di tale compito. In tal senso “l’esposizione offre– si sottolinea – un’esperienza visiva e concettuale, ma anche un’opportunità di connessione emotiva e intellettuale, che spinge a una consapevolezza più profonda del nostro ruolo all’interno dell’ecosistema”.

Ed è proprio sotto questo aspetto che la mostra incontra anche idealmente il concorso Be Natural/Be Wild”, promosso dalla “Fondazione Cassa di Risparmio di Biella” nell’ambito di “Selvatica – Arte e Natura in Festival”, rafforzando il tema della riscoperta della forza e della bellezza naturale attraverso l’arte.

 

Elemento caratterizzante la ricerca artistica della torinese Silvia Beccaria è il “filo” che si fa “metafora di scrittura, di narrazione, di tessitura di relazioni e significati”, intrecciando i classici metodi della cosiddetta “Fiber Art”, che la Beccaria ha fatto profondamente sua attraverso la guida dell’artista olandese Martha Nieuwenhuijs (Amsterdam, 1946 – Torino, 2017), con l’utilizzo di materiali inusuali, che vanno dalla “plastica” alla “gomma” fino alla “carta”, lavorati con abile manualità in trame di materia in cui riversare emozioni, memorie e generosi advertisements attraverso cui raccontare e raccontarsi agli altri. Con un “fare” artistico, al contempo, di alta concretezza e poetica visionarietà, specchio pur anche “di suggestioni letterarie e filosofiche, che dialogano con il processo creativo e ampliano il significato dell’intreccio come pratica simbolica, capace di tenere insieme storie, esperienze e visioni del mondo”.

Laureata in “Scienze Naturali”, Anna Roberti si autodefinisce “Botanica dei colori, dei ruderi e del selvatico”. Da sempre la sua ricerca, mossa fra pittura e grafica, nasce infatti dall’esigenza di realizzare “erbari su tessuto” con “piante ruderali”, ovvero con quelle umili “insignificanti” piante che crescono spontanee lungo i sentieri, sui ruderi o tra le fessure di antichi muri. Piante eluse dall’uomo o addirittura eliminate perché considerate infestanti. Erbacce. Di cui l’artista non cerca immagini accurate e precise, ma forme, movimenti e colori capaci di dare spazio all’immaginazione e alle antiche preziosità ben evidenti in quei millenari “erbari miniati” (uno su tutti il “De materia medica”, 60-78 d.C., di Dioscoride Pedanio) che accompagnano l’artista nella sua quotidiana ricerca. La tecnica utilizzata per stampare in modo stabile le piante su tessuti grezzi di seta “bourette”, lino e cotone avviene utilizzando “pigmenti naturali” come il “nero fumo”, seguendo l’antica tecnica di richiamo leonardesco per produrre il cosiddetto “nero di lampada”. Il suo è un raffinato e poetico mondo artistico, dove è piacevole immergersi, corpo e mente e anima, luogo sospeso fra antico e moderno, dove quei “frammenti di natura”, cui accenna il titolo della rassegna, si fanno piccolo grande “microcosmo”, “una finestra aperta su un universo fatto di equilibri delicati e di continue metamorfosi”.

 Gianni Milani

“Frammenti di natura”

Galleria “BI-Box Art Space”, via Italia 38, Biella; tel. 349/7252121 o www.bi-boxartspace.com

Fino al 10 maggio

Orari: giov. e ven. 15/19,30; sab. 10/12,30 e15/19,30

Nelle foto: Silvia Beccaria; Anna Roberti “Capelvenere”, 2023 e “Erbario impresso”, Giardino della Minerva, 2018; Silvia Beccaria “La luce nelle crepe #8”

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Il Piemonte pronto ad accogliere nuove attività economiche. La mappa della Regione

Articolo Successivo

In commissione regionale la sicurezza stradale

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta