Motovelodromo Torino: lo sport tra le pagine 

2, 7 e 11 aprile 2025

 

Tre appuntamenti con i libri di Paolo Ghiggio, Franco Bonera, Marco Ballestracci

 

 

Al Motovelodromo lo sport non solo si pratica, ma si racconta anche attraverso i libri. Ad aprile sono in programma tre incontri con gli autori per esplorare storie, esperienze e punti di vista sul mondo sportivo. Un’occasione per scoprire come la narrazione possa raccontare lo sport oltre la competizione, tra memoria, analisi e passione.

 

Il primo appuntamento, mercoledì 2 aprile alle ore 18, è con Paolo Ghiggio, autore del libro “Quando Alfonsina faceva la sartina. La bicicletta e le donne torinesi” (Hever Edizioni).

Superato l’ostacolo degli scienziati verso i danni provocati dalla bicicletta all’organismo femminile, le donne iniziarono ad esibirsi su dei rudimentali anelli in terra e legno sui circuiti. Poi a un certo punto a qualcuno venne l’intuizione che era possibile collegare con le due ruote città anche lontane. Agli esordi del Novecento le gare femminili non erano ancora ben viste dal pubblico, ancora prima che Alfonsina Strada con la sua caparbietà e la sua ribellione aprisse la strada alle donne cicliste italiane. Quando ancora le ragazze per bene stavano in casa, lei si ribellò a quello stereotipo e scelse la bicicletta come strumento di libertà. Si incominciò in quel modo a parlare di ciclismo su strada e di corse in linea anche femminili. Lentamente e con caparbietà la donna prese possesso delle due ruote. La bicicletta è stata un insostituibile mezzo di emancipazione e ha avuto un ruolo basilare nelle azioni eroiche delle staffette partigiane durante il secondo conflitto mondiale. Torino e la sua provincia hanno contribuito al raggiungimento di quelle faticose tappe, dando i natali o ospitando grandi cicliste e organizzando le prime gare su due ruote aperte alle donne.

Lunedì 7 aprile alle ore 18, Franco Bonera presenta il suo libro “Pezzi di colore. I campioni e le grandi firme degli anni Settanta nei racconti di un giornalista cresciuto con loro” (Ultra Edizioni) con prefazione di Enrico Mentana.

Marco Tardelli che ti rovescia addosso una tazza di tè. Gianni Rivera che ti denuncia in pubblico come terrorista armato di bombe a mano. Eddy Merckx che ti adotta durante il Giro d’Italia. Helenio Herrera che non sa pronunciare il tuo nome. Paolo Rossi che ti fa preparare una torta dalla mamma. Niki Lauda che se ne va senza salutarti. Giacinto Facchetti che ti fa una confidenza irriferibile. E poi Maurizio Mosca che ti intervista in caserma, Gianni Mura che ti dedica un libro di poesie, Gianni Brera che ti rinomina “giovane padano”, Gino Palumbo che minaccia tua moglie il giorno delle nozze, Candido Cannavò che ti trascina a zonzo per le strade di Buenos Aires. Ci sono questi e tanti altri aneddoti insieme ai protagonisti dell’epoca nei ricordi del giornalista che negli anni Settanta era il più giovane redattore della Gazzetta dello Sport dove era stato assunto grazie a un cappellano, al generale Custer e a una maestra di quarta elementare.

L’ultimo appuntamento di aprile, venerdì 11, è con Marco Ballestracci e il suo ultimo romanzo “Nakano. L’impero del keirin” (Pagine Alvento).

Koichi Nakano è stato per un decennio l’incontrastato padrone del ciclismo su pista. Dal 1977 al 1986 ha vinto in strabiliante e ininterrotta sequenza dieci titoli mondiali della velocità. Ma dietro i trionfi dell’imperturbabile pistard, c’è la storia del Giappone, ferito a morte dalla Seconda guerra mondiale e dalle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, e poi fieramente risorto dalle proprie ceneri. Con un passo da romanzo e un’originalissima ispirazione atletico-sapienziale, il libro racconta anche il keirin, disciplina avvincente e insieme ambigua, e il grande movimento popolare ed economico cresciuto intorno al ciclismo su pista.

Prima dell’incontro-spettacolo è in programma una cena a tema giapponese allo sport bistrot “Al Velò” interno al Motovelodromo, dalle ore 19.30. Il menu prevede: tartare di salmone e chips di patate; ramen verdure e uovo marinato; tataki di tonno. Costo: 25 euro a persona. Per prenotazioni: 379 1510930

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