Dentro il Museo Egizio non soltanto arte, ma anche musica con il Club Silencio

Sarà un’esperienza da ricordare quella organizzata dal Club Silencio al Museo Egizio, dove approda il 30 e 31 gennaio, in via Accademia delle Scienze, con due appuntamenti musicali dedicati all’apertura serale straordinaria. Le Notti Egizie, l’apertura serale del Museo a partire dalle 19.30, permetteranno di visitare la straordinaria collezione di uno dei musei più importanti al mondo in orario serale. Con il Club Silencio le Notti Egizie si prolungheranno e non si tratterà soltanto di una visita guidata tra mummie e reperti del gioiello torinese patrimonio internazionale, ma prevederà due appuntamenti musicali. Il primo con Foamnd, pugliese, in sala conferenze, e Chalanga nella Galleria dei Re. Foamnd, classe 1992, si avvicina alla musica a 8 anni, studia chitarra classica e compositori brasiliani, approdando sul palco con le sue canzoni ad appena 15 anni. Negli anni successivi organizza eventi technoambient con il Collettivo CTRLS Sound Academy a Shangai, cui seguono l’apertura a Nina Kravitz e la partecipazione a Great Wall Festival. Di recente si ricorda una sua residenza a Shangai.

Chalanga è un duo nato a Torino nel 2018 dal dj e produttore Patrick Di Stefano e dal polistrumentista Diego Grassedonio. L’idea di fonderie musica elettronica con sonorità acustiche nasce in uno storico locale dei Murazzi. Gli ingredienti miscelati da Chalanga durante le esibizioni live sono percussioni, flauto, sax e drum machine. Hanno suonato nei più importanti festival musicali in Svizzera, Portogallo e Malta, oltre che in Italia. Vi sarà anche uno spazio per l’arte contemporanea, che entra per la prima volta nel museo con le opere dell’ artista emergente Ali Cherri, classe 1976, regista, già vincitore nel 2022 del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia e autore, nel 2024, di “Returning the Gaze”, il progetto artistico creato appositamente per il Museo Egizio, e della giovane Sara Sallam, 1991, nata in Egitto e residente in Olanda. Questa artista è caratterizzata da una ricerca a artistica multidisciplinare dove convergono diverse tecniche quali la fotografia, la scrittura e le videoinstallazioni. Una sua opera, dal titolo “The Sun Weeps for the Land and Calls fron the Garden of Stones” è collocata a chiusura del percorso della Galleria del Re. Un’altra novità sarà data dalle Pillole d’Egitto, lezioni brevi tenute da curatori e curatrici del Museo che ogni venti minuti forniranno al pubblico lezioni in formato di pillola.

 

Mara Martellotta

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