SABATO 8 FEBBRAIO
Si svolgerà sabato 8 febbraio in orario pomeridiano-serale la 73ª edizione del carnevale giavenese.
Si comincia alle 16 in piazza Mautino con il Carnevale dei bimbi: animazione con Mago Marando, bolle di sapone, baby dance, battaglia di coriandoli.
Sempre dalle 16 in piazza Molines aprono gli stand di street food a cura della Pro loco, con pizza al padellino, panino con porchetta, patate fritte, vin brulé, birra, cioccolata calda.
La grande sfilata dei Carri allegorici, accompagnati dagli Sbandieratori di San Damiano Asti, dalle majorettes e dai gruppi mascherati e con la presenza di molte maschere ufficiali del Piemonte parte alle 18, percorre le vie del centro partendo da via Torino e arriva in piazza Molines dove la serata condotta da Mauro Neirotti prosegue con il Rogo del Titun (il pupazzo del Carnevale) e la riconsegna delle chiavi della città al Sindaco alle 20, con la musica con Beppe Dj, e poi il DJ Set di Matteo Dianti a partire dalle 20,30: fino alle 23 musica e divertimento in piazza.
Partecipano i grandi carri con gruppi al seguito di Rivoli, Scalenghe, Ponte Pietra, Reano, Bruere, Centallo, Bosconero: presenze conosciute alle più grandi sfilate per la maestosità dei carri e delle coreografie.
Il Carnevale di Giaveno come lo si conosce oggi ha origini relativamente recenti. La prima edizione della festa è dell’anno 1951, grazie all’accordo ed alla volontà di un vasto gruppo di cittadini: Giovanni Dovis, Giuseppe Rei e Piero Vai, Vigili del Fuoco, in particolare ne furono i promotori. La prima edizione conta su pochissimi fondi a disposizione, ma moltissimo entusiasmo da parte dei Giavenesi, che vogliono si interrompa la scura epoca precedente vissuta dal paese. La prima fase, che si può dire vada dal 1951 ai primi anni sessanta, accoglie carri allegorici provenienti dalle città vicine, oltre che giornalisti provenienti dalle testate locali e del capoluogo. I fondi raccolti vengono stanziati per le scuole e la casa di riposo. La maschera del Bergè, che rappresenta un pastore in abiti tradizionali e quella della Bergera, la moglie, nascono nel 1952, ma si dovrà aspettare il 1956 per veder comparire i Bergerotti, cioè i figli.
Il Carnevale, in questa prima fase, dura circa una settimana e va a concludersi con il tradizionale rogo.
Nel 1960 nasce la Pro Loco Giaveno, il cui primo presidente è il dottor Aldo Perazzini: grazie all’associazione possono essere messe a frutto diverse attività di promozione, oltre all’organizzazione delle mostre pittoriche di livello, rendendo il Carnevale Giavenese una tradizione.
Da quell’anno la manifestazione assumerà sempre maggior rilievo, sino a diventare quella che è oggi.
“Aspettiamo bambini, ragazzi e adulti per una grande festa che porti allegria nei cuori di tutti – dice il Sindaco Stefano Olocco – Una manifestazione che da oltre 70 anni è un punto fermo nel nostro calendario di eventi. Ringrazio la Pro loco per l’organizzazione, l’Associazione Valsangone turismo e tutti gli uffici e i volontari che saranno impegnati per garantire lo svolgimento in sicurezza. Quest’anno ho fortemente voluto che il Carnevale si svolgesse nell’epoca giusta, e non in prossimità della Pasqua come succedeva da qualche tempo; ogni cosa ha la sua stagione e voglio che si rispettino le tradizioni, quando Carnevale era un momento gioioso prima del periodo di austerità e penitenza. La sfilata serale è una novità che speriamo sia apprezzata, così come lo era stata la versione del 2019: in questo modo mi auguro di avvicinare bambini e soprattutto giovani alla festa”.
Anche la Presidente Pro loco, Ivana Usseglio, si unisce ai ringraziamenti a tutti coloro che collaborano per la buona riuscita dell’evento: “Aspettiamo tantissime maschere dai paesi della Provincia e della Regione; sarà di sicuro un bel momento per incontrarsi tra persone che credono nella tradizione. Ringrazio tutti coloro che si sono messi a disposizione per interpretare la famiglia del Bergé, che come consuetudine farà visita nelle scuole e nelle case di riposo del territorio”.
La Famiglia del Bergé è così composta: il Bergè è impersonato da Ugo Giai Gischia, la Bela Bergera da Simona Macsim, i Bergerotti da Leonardo Bergero e Marta Cantore. Li accompagnano il Sindaco del Carnevale Mario Calcagno Tunin e il padrino e madrina della manifestazione, Parinc e Marina interpretati da Luciano Silvestri e Rosa Pappadà: saranno tutti ospitati sul carro dello Scarpone.
Da giovedì 6 a domenica 9 febbraio saranno accese in piazza San Lorenzo le proiezioni a tema carnascialesco del Festival delle Luci.
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