L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

 

 

 

Fosco Maraini “L’isola delle pescatrici” -La nave di Teseo- euro 20,00

Fosco Maraini, fiorentino di nascita nel 1912, cittadino del mondo e cosmopolita, per vocazione fu: antropologo, etnologo, archeologo, orientalista, viaggiatore, fotografo, alpinista e scrittore. Bilingue, ha studiato svariati idiomi, e si è mosso agilmente tra molteplici discipline, tutte volte a conoscere più a fondo “l’altro”, anche attraverso lunghe osservazioni sul campo.

Le sue esplorazioni iniziano negli anni Trenta -prima meta l’Oriente- e lo condurranno ad ogni latitudine del pianeta.

Nel 1954 parte alla volta di una minuscola isola del nord Giappone, Hèkura, dove incontra e si ambienta tra gli Ama, figli delle onde, piccola comunità che vive in isolamento e in simbiosi con il mare che la circonda e ne detta i ritmi di vita.

Da quella esperienza nasce il libro “L’isola delle pescatrici” e una mostra ospitata dal Mao di Torino, anni fa, dal titolo “L’incanto delle donne del mare”.

Maraini raccontò il mondo delle donne Ama, appartenenti al gruppo etnico di pescatori che viveva nelle isole Hèkura e Mikuria, al largo delle coste occidentali del paese del Sol Levante. La pesca del mollusco Awabi era la loro principale fonte di sostentamento e reddito, praticata nei mesi estivi. Tradizionalmente era affidata alle donne giovani e atletiche che, coperte dal solo kuroneko (perizoma) -in cui infilavano la lama ricurva- si tuffavano in mare. Con infinita grazia e notevole resistenza raggiungevano i fondali, staccavano i molluschi dalle rocce, poi risalivano in superficie per depositarli in grande ceste.

Maraini si immerse con loro in apnea fino a 20 metri di profondità scattando infinite foto; una trentina sono quelle superstiti (su 45 negativi trovati, 15 erano irrimediabilmente danneggiati). A testimoniare l’imponente lavoro documentaristico, realizzò anche il primo documentario- reportage subacqueo, superando un ostacolo non da poco.

All’epoca infatti in Giappone non esistevano attrezzature per le riprese sott’acqua e lui, geniale e cocciuto -sulla scorta della sua esperienza alle isole Eolie- si fece costruire in loco un apposito scafandro per la cinepresa ed uno per la fotocamera. Dobbiamo alla sua tenacia il cortometraggio, a lungo dato per disperso, poi ritrovato e restaurato.

Armonia e bellezza sono i primi flash emotivi di fronte alle immagini e descritte nelle pagine del diario-libro di Maraini. Testimonianze preziose di un mondo scomparso; oggi resistono alcune anziane Ama, ma usano attrezzature moderne e l’incanto non è più lo stesso.

E’ immensa la produzione di Fosco Maraini, ma se volete penetrare nel suo mondo e nel suo pensiero il suggerimento è quello di leggere il suo bellissimo romanzo:

 

Fosco Maraini “Case, amori, universi” -La nave di Teseo- euro 25,00

Libro monumentale con protagonista Clé, alter ego dell’autore che narra in terza persona e compone questo romanzo autobiografico in cui c’è l’esperienza incredibile della sua vita.

Introdotto dalla prefazione della figlia Dacia Maraini, il testo riannoda le fila della vita di Fosco, tra pensieri, emozioni più intime e scorci di vita privata e affettiva; ma anche un crogiolo di avventure, scoperte, la traumatica esperienza nel campo di concentramento giapponese in cui fu imprigionato insieme alla famiglia.

Riassumerlo è assolutamente impossibile, ma leggerlo è consigliato perché è testimonianza di un destino come ce ne sono pochi, del quale resta l’incanto anche a distanza di tanti anni dalla sua morte, avvenuta nel 2004.

Fosco Maraini con la sua personalità poliedrica ottenne successo e fama internazionale in più campi: «Tutto voleva vedere, capire, smontare, svitare, penetrare» così si racconta nel personaggio suo alter ego, Clé.

Abile nell’entrare in sintonia con culture diverse, aveva anche il dono di immortalare e raccontare mondi nell’attimo del loro tramonto. Sempre nel posto giusto, al momento giusto.

Come quando in Tibet fu uno dei 4 occidentali a poter visitare i templi che oggi non ci sono più. O in Giappone quando seppe interpretare gli ultimi tuffi delle donne Ama e strepitoso fu il successo del suo “L’isola delle pescatrici” pubblicato nel 1960, poi diventato introvabile fino ad oggi.

 

 

Daniel Glattauer “Nuotare, fluttuare, volare” -Feltrinelli- euro 18,00

Questo oltre che romanzo è anche una critica sociale e denuncia delle tragiche situazioni di emarginazione e disagio di un’ampia porzione di popolazione mondiale. Non è un caso che Glattauer, nato a Vienna nel 1960, oltreché abile scrittore sia anche giornalista che si è occupato di cronaca giudiziaria a lungo, dunque sa di che cosa si parla.

Due famiglie borghesi di Vienna decidono di regalarsi una vacanza in una bellissima villa toscana: 4 adulti e 4 figli che sognano una piacevole pausa vacanziera di puro ozio. I Binder sono famosi produttori di vino. L’altra coppia, gli Strobl-Marinek, è composta da Oscar, accademico borioso, ed Elisa, politica ambientalista alla ribalta. La loro figlia adolescente, Sophie Luise, porta come ospite la compagna di classe, Aayana, di nazionalità somala, rifugiata in Austria. Il fatto che non sappia nuotare è all’origine della tragedia che la vede affogare in piscina, senza che nessuno se ne accorga.

Da questa morte e da come viene gestita dai due nuclei familiari detona la trama del romanzo che è difficile da definire. In parte vertenza legale di risonanza mediatica, responsabilità disattese, sensi di colpa, dinamica del mortale incidente, social e loro deriva, razzismo, indifferenza, compassione e la difficile definizione dei confini del concetto di libertà.

 

 

Catherine Lacey “Biografia di X” -BigSur- euro 20,00

E’ il quarto romanzo della scrittrice americana che qui si cimenta nella ricostruzione della vita di un personaggio che non è mai realmente esistito. Voce narrante è quella di CM Lucca, giornalista, vedova di X, morta nel 1996, forse l’artista americana più importante e misteriosa.

Tutto il romanzo è il tentativo di restituire all’amore della sua vita la giusta dimensione nel panorama del XX secolo. Salvo scoprire, strada facendo, che della sua compagna, di fatto, sapeva molto poco. E sorge spontanea la riflessione: quanto conosciamo davvero e a fondo le persone che sposiamo?

Cm, rimasta vedova, all’inizio vive tutto lo smarrimento del vuoto lasciato da chi amava e non c’era più.

La loro relazione era stata connotata dalla grande dipendenza affettiva di CM che aveva finito per annullarsi per X.

CM Lucca – giornalista di talento, vincitrice di un Premio Pulitzer- aveva abbandonato la carriera e l’ex marito per vestire i panni della bistrattata assistente di X, la quale faceva il bello e brutto tempo a seconda dei suoi chiaro-scuri umorali.

CM tenta di stemperare il dolore ricostruendo il passato della moglie, tra viaggio metaforico e reale.

La sua ricerca ricostruisce passo dopo passo, la figura poliedrica di X, caratterizzata da infinite sfaccettature. Eclettica, rivoluzionaria, iconoclasta che aveva spaziato dall’arte performativa alla musica, autrice di romanzi di straordinario successo. Il suo destino aveva incrociato le traiettorie delle personalità artistiche americane e della cultura mondiale più importanti.

E Catherine Lacey ci trascina in un romanzo simulacro intrigante, a tratti complesso, denso di riferimenti storici, citazioni, personaggi. Un romanzo totalizzante che è divorante ossessione per chi l’ha scritto.

 

Helen Wolff “Paesaggio per amare” -Marsilio- euro 17,00

Helen Wolff è nata come Helene Mosel, a Skopje, nel 1906, da genitori di lingua tedesca; non divenne mai scrittrice, ma fu un’importante editrice. A New York, in esilio, nel 1942 fondò con il marito Kurt la prestigiosa “Pantheon Books”, che pubblicò i testi di autori del calibro di Simenon, Günter Grass, Calvino e Amos Oz, e molti altri.

Helen Wolff morì nel 1994 e nelle disposizioni testamentarie ingiunse agli eredi di bruciare o buttare via senza leggere tutte le sue carte. Eppure “Paesaggio per amare” è il breve romanzo autobiografico, ambientato in Costa Azzurra nel 1932, e fu pubblicato la prima volta in Germania nel 2020, 26 anni dopo la morte dell’autrice.

Narra la travagliata storia d’amore con un uomo affascinante quanto egocentrico, sullo sfondo di atmosfere intrise dello charme tra le due guerre del Novecento.

Emergono dettagli di una lunga e intensa estate tra Mentone, Montecarlo e Saint Tropez. Al centro la liaison tra una giovane fanciulla, dai tratti androgini, che viene irresistibilmente attratta dal maturo editore 40enne.

Grande protagonista è anche l’amore per la libertà e i paesaggi del Midì francese: i suoi colori, profumi, paesaggi, il mare e i cieli spazzati dal Mistral. Luoghi e ambientazione così distanti dal declino della Germania che in quegli anni fu la polveriera che fece deflagrare il mondo.

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