Bonus per il Mezzogiorno, che cosa c’è da sapere

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Tramite il decreto Coesione, il Governo ha messo a disposizione alcuni incentivi per aumentare l’occupazione di alcune fasce della popolazione che non stanno giovando come altre dell’aumento del numero di occupati degli ultimi anni. In particolare, questi bonus sono dedicati a giovani, donne e persone che abitano nel Mezzogiorno.

Con una circolare, la Fondazione studi consulenti del lavoro ha spiegato quali sono i requisiti e i vantaggi che questi bonus offrono per l’assunzione di persone appartenenti a queste categorie. I vantaggi possono arrivare anche a 650 euro al mese grazie soprattutto allo sconto sui contributi previdenziali. Il primo incentivo citato nel decreto è quello per l’occupazione dei giovani sotto i 35 anni. I requisiti di accesso sono semplici: avere meno di 35 anni; non avere mai avuto un impiego a tempo indeterminato.

Non contano, secondo i consulenti del lavoro, i lavori eseguiti con contratti di collaborazione o in maniera autonoma. Il requisito parla strettamente di contratti da dipendente a tempo indeterminato. In caso un’azienda assuma un lavoratore con questo profilo, avrà un esonero totale dal pagamento dei contributi a carico del datore di lavoro, con l’eccezione di quelli dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Questa esenzione raggiunge un massimo di 500 euro al mese per ogni assunzione e dura per 24 mesi dal momento della firma del contratto.

Uno dei problemi principali che causano la bassa occupazione in Italia è la minore quantità di donne che partecipano alla vita produttiva del Paese, che hanno un tasso di disoccupazione e di inattività molto più alti di quelli degli uomini. Per ovviare a questo problema il governo ha potenziato il bonus per l’occupazione delle donne con alcuni requisiti precisi. Il primo vale per tutte, ed è l’essere senza un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.

Il bonus per il Mezzogiorno è invece riservato alle piccole aziende con meno di 10 occupati. La misura, non essendo cumulativa, esclude espressamente le persone con più di 35 anni.

Le agevolazioni sono le stesse del bonus riservato alle donne, con cui questo incentivo non si cumula. Si tratta quindi di uno sconto ai contributi a carico del datore di lavoro per un totale massimo di 650 euro al mese, per un totale di 24 mesi. In questo caso però i contratti devono essere sempre a tempo indeterminato.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

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