Recensione dell’ultimo libro dello scrittore torinese
“Quando inizia la felicità“, ognuno di noi potrebbe avere una propria risposta, oppure potrebbe trovarsi in difficoltà nel capire cosa pensare esattamente, trasformando la frase in una vera e propria domanda: Quando inizia la felicità?
L’autore torinese e cittadino del mondo Gianluca Gotto, già molto noto per altre sue opere come “Succede sempre qualcosa di meraviglioso”, “Le coordinate della felicità”, “La Pura Vida” e non solo, ha fatto della frase “Quando inizia la felicità” il titolo del suo ultimissimo libro, uscito all’inizio di questa estate 2024.
Fondatore del blog “Mangia Vivi Viaggia” e autore di numerosi best seller e podcast, Gotto ha saputo trasformare il viaggio in uno stile di vita, diventando un punto di riferimento per chi desidera cambiare rotta e intraprendere un percorso di crescita personale.
Con oltre mezzo milione di copie vendute, i suoi libri rappresentano un manifesto generazionale per tutti coloro che si sentono “fuori posto” in una vita ordinaria e sognano di vivere secondo la propria vera natura.
L’autore racchiude nelle pagine di Quando comincia la felicità diversi capitoli intitolati con una domanda, come ad esempio: “Tra 10 anni quale decisione ti darà meno rimpianti?”, “Stai lasciando la porta aperta al destino?”, “Hai bisogno davvero di tutte le risposte ora per andare avanti?”, “Se dovessi morire oggi quanti rimpianti avresti?” e molti altri capitoli/quesiti.
Perché questa scelta?
Ad ogni capitolo, Gianluca risponde parlando di diverse sue esperienze nel mondo e del suo percorso buddista, insieme alla sua compagna di sempre Claudia.
Attraverso i suoi vagabondaggi, condivide i suoi viaggi interiori, gli insegnamenti di vari maestri e quelle di diverse persone incontrate lungo il suo cammino.
In questo modo, fornisce risposte chiare e comprensibili alle questioni affrontate nelle sue diverse argomentazioni, stimolando i lettori a riflettere, porsi domande e cercare risposte profonde.
Gotto invita anche a confrontare le proprie esperienze e opinioni con quelle del lettore, creando un dialogo significativo e personale che arricchisce il percorso di chi legge.
E’ un libro consigliato? Da recensione positiva o negativa?
I libri sono sempre soggettivi.
Da lettrice ( e non solo), posso dire che è un’opera molto positiva.
I capitoli di questo libro possono essere apprezzati in modo diverso a seconda delle risposte che si cercano nel momento di vita in cui lo si legge. Alcuni argomenti potrebbero risultare più facili da assimilare rispetto ad altri, e certi messaggi potrebbero arrivare con maggiore chiarezza e immediatezza. Tuttavia, ciò non esclude che, rileggendo certi capitoli in un altro periodo della propria vita, si possa trovare una nuova sintonia con quei contenuti.
Al di là dei consigli buddhisti o delle esperienze personali di Gotto, l’opera è indubbiamente un buon compagno di viaggio, per chi lo legge.
Quindi si, è assolutamente un libro consigliato.
CRISTINA TAVERNITI
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