Ultimi giorni della mostra dedicata alla Principessa Mafalda

 Municipio di Valdieri: 80° anniversario della tragica morte nel campo di concentramento di Buchenwald

L’Associazione Internazionale Regina Elena Odv commemora l’80° anniversario della morte a Buchenwald della secondogenita della Regina Elena, S.A.R. la Principessa Reale Mafalda di Savoia, nata in Roma il 19 novembre 1902, e di tutti i deportati ed internati che non hanno potuto rivedere la Patria.

Le celebrazioni sono iniziate il 18 agosto a Valdieri con l’inaugurazione della mostra allestita dall’Associazione Internazionale Regina Elena Odv nella Sala Consiliare del comune della Valle Gesso, visitabile fino al 31 agosto, dove è intervenuto il Dr. Luciano Regolo, Condirettore dei settimanali “Famiglia Cristiana” e “Maria con te” e Presidente del Comitato per la beatificazione di Jelena Petrovic Njegos.

Altre commemorazioni sono state organizzate dal Sodalizio internazionale nelle città che hanno dedicato una via alla Principessa Martire.

Una cerimonia sobria ma molto sentita è stata organizzata a Modena dove una strada è stata inaugurata il 1° ottobre 1994, alla presenza del Presidente Nazionale dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv, Cav. Gr. Cr. Ilario Bortolan, e di dirigenti regionali e locali.

La Principessa Mafalda, di ritorno dal funerale del Re dei Bulgari Boris III, consorte della sorella Giovanna, fu arrestata a Roma il 22 settembre 1943 e tradotta come ostaggio nel campo di concentramento di Buchenwald (Weimar). Da quel giorno le fu imposto il nome di “signora Abeda” e proibito di mandare o ricevere notizie. Il 24 agosto 1944 il campo fu bombardato e la Principessa Reale rimase sepolta sotto il crollo della baracca. Gli aiuti furono tardivi, su ordini personali di Hitler, ed ella volle si desse precedenza alla Signora Breitscheid, amica di baracca. Fu poi trasportata in un ospedale di fortuna e dopo tre giorni le fu amputato l’avambraccio. L’operazione fu lunga e perse molto sangue, nessuno più la visitò. Assistita da italiani, mori senza riprendere conoscenza il 28 agosto 1944.

Padre Giuseppe Tyl riuscì a sottrarla alla cremazione. Fu sepolta a Weimar, con il numero 262.

Successivamente, alcuni marinai italiani di Gaeta vi posero una croce di legno con una lapide. E’ grazie a loro se oggi riposa accanto al consorte, Principe Filippo, ed ai figli Maurizio, Enrico ed Ottone, come era suo desiderio nel piccolo cimitero del Castello di Kronberg della Casa di Assia (vicino a Francoforte).

Dopo le commemorazioni è stata letta la preghiera composta da Mons. Giuseppe Gagnor, a Napoli il 18 novembre 1945: “Fa che Ella spiritualmente ricollegata alle grandi donne della sua Casa che la precedettero, in una Dinastia di Santi e di Eroi. Ascenda presto alla Beatitudine del Regno dei cieli, onde intercedere presso di Te per la grandezza del Regno d’Italia. Cosi sia”.

Altre cerimonie saranno organizzate dall’Associazione Internazionale Regina Elena Odv a Lourdes, Montpellier e Nizza, Fatima (Portogallo), Alessandria, Acqui Terme (AL), Bologna, Casalnuovo (NA), Catania, Forlì, Genova, Grosseto, Lucca, Messina, Parma, Rapallo (GE), Rivoli (TO), Roma, Torino, Trieste, Venezia, Vigone e Villanova Canavese (TO).

L’Associazione Internazionale Regina Elena Odv

Foto: tomba della Principessa a Kronberg con un omaggio floreale dell’Associazione Internazionale Regina Elena 

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Persone scomparse, Frossasco: Unità Cinofile Croce Verde di Cumiana

Articolo Successivo

Il fotovoltaico cresce in Piemonte

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta