Greta Tedeschi la dj torinese tra le 100 più influenti al mondo

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Il mestiere del dj è stato maggiormente visto in veste maschile, ma da un po’ di anni finalmente sono sempre più presenti alla console anche le donne, come Greta Tedeschi riconosciuta come una delle 100 dj più influenti al mondo, prima in italia fra le donne, sui social vanta più di 420 mila follower ed è arrivata al successo soffrendo e lottando da sola ogni giorno per il suo sogno. Greta si racconta per noi oggi…

Greta raccontaci com’è la vita da dj?

Principalmente faccio sempre serate e di giorno preparo i brani nello studio di produzione, in più io ho anche un’agenzia di comunicazione e Marketing. Per le serate normalmente vengo contattata dal proprietario della discoteca che scrive alla mia manager, si accordano, si fa un contratto poi il giorno dell’evento sono sempre accompagnata da qualcuno del mio team, mi viene a prendere un driver, arrivo al locale nel pomeriggio controllo che tutto sia perfettamente a posto per la sera, poi si cena ed io inizio a suonare nei locali a metà serata nel momento clou.
Ho molte persone che si occupano della mia immagine e del mio lavoro, pensa che ho un’agenzia solo per l’Asia.

In Asia l’ambiente della discoteca è molto differente dal nostro, come mai?

Sì perché vedono la discoteca come un posto dove sfogarsi ballando, da noi in Europa si va maggiormente per relazionarsi con nuove persone. Dal punto di vista estetico sono tutti edifici nuovi molto lussuosi.

A serata quale può essere il cachet?

Circa 2000/3000 Euro più tutte le spese, si può vivere solo di questo lavoro e ne vado fiera, ci ho messo tanto per arrivare fino qui.

Qual è il tuo brano di maggior successo?

Ho fatto un remake di “Loosing my religion” insiema Luca Testa e Roberto Molinaro che è stato top 100 in Europa, nelle classifiche radio e Spotify.

Che cosa consigli per coloro che vogliono raggiungere i loro obiettivi anche artistici?

Io sono sempre stata molto determinata, per me non esiste un piano B, per me si arriva e basta, non ho mai pensato che si possa fallire, amo così tanto il mio lavoro che non voglio trovare nessuna scusa per arenarmi.

Hai anche scritto un libro, si chiama “La prima chiave”, con degli aneddoti sia di vita personale che di tour, ci racconti come funziona questo settore in modo molto alternativo anche perché si può leggere partendo da qualunque capitolo.

Si l’ho scritto durante il covid, è stato un modo per fare arte diversamente dal solito, in questo libro c’è tanto di me, racconto anche della mia infanzia del rapporto molto travagliato che ho avuto con mio padre.

Sei cresciuta però con una mamma che ti ha sempre sostenuta nel tuo lavoro e che ti ha portata lei nella prima discoteca a 14 anni è vero?

Si è stata per me una grande spalla, mi ha sempre dato la libertà di fare quello che volevo lavorativamente è questo mi ha resa davvero felice, mi ha insegnato che tutto, con impegno, si può fare.
Ha iniziato a capire che era diventato un lavoro quando ho iniziato a vivere solo di questo mestiere.
La vita è già difficile di suo, se ancora la passiamo facendo un lavoro che non ci piace abbastanza non saremmo mai soddisfatti e non potremmo dire di aver vissuto a pieno.

Progetti per il futuro?

A breve uscirà un pezzo con Jhonson Rigeira per l’estate “Maria Maddalena”
Che sentirete in radio, nei club e non solo…

Greta Tedeschi oltre che una grande professionista nel suo settore, è un grande esempio per tutti coloro che nella vita hanno un obiettivo e lo perseguono con tutto l’amore e la tenacia possibili.

Noemi Gariano

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