L’agente scelto di polizia penitenziaria era stato sottoposto a esame psichiatrico per verificare se fosse omosessuale. Ha presentato ricorso al Tar del Piemonte nel 2022 e oggi ha ottenuto un indennizzo di 10mila euro per “danno morale”, pagato dal ministero della Giustizia. I test dell’omosessualità erano stati effettuati dopo una segnalazione poi risultata falsa di due detenuti nel carcere dove l’agente lavorava. Il Tar evidenzia che venne messa in dubbio l’idoneità al lavoro dell’agente “veicolando l’idea per cui l’omosessualità attribuitagli potesse essere un disturbo della personalità”.
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