Askatasuna bene comune, approvato il “patto di collaborazione”

È stato approvato oggi dalla giunta comunale, su proposta della Vicesindaca con delega al Patrimonio Michela Favaro, il patto di collaborazione con un gruppo spontaneo di cinque cittadini per la cura e la rigenerazione dell’immobile di corso Regina 47 – la sede del centro sociale Askatasuna, occupata per anni –  rispetto al quale, con delibera del 30 gennaio scorso, l’amministrazione aveva avviato un percorso di co-progettazione.

La proposta prevedeva la gestione condivisa come bene comune degli spazi siti al piano terra e del giardino dell’immobile e i proponenti si impegnavano a farsi parte attiva affinché avvenisse con la piena disponibilità dei locali. Con il sopralluogo del 15 febbraio erano stata poi verificati lo stato e la disponibilità dei locali, dando avvio al tavolo tecnico di co-progettazione composto dai cittadini proponenti e dai funzionari dell’amministrazione comunale competenti dei settori Trasformazioni Periferie, Beni Comuni, Rigenerazione Urbana, Patrimonio, Cultura e Politiche Giovanili.

I lavori del tavolo tecnico hanno prodotto il contenuto del patto di collaborazione approvato oggi che prevede, nella sua redazione definitiva, la realizzazione di un intervento circoscritto, nella fase iniziale, al solo spazio esterno, al fine di dare continuità alle attività di aggregazione socio culturali ed educative per le quali sono stati coinvolti la dirigenza scolastica del Nido Il Giardino delle Fiabe e i cittadini del quartiere mantenendo un’autonomia rispetto al fabbricato dove sono in corso verifiche tecniche e strutturali e qualunque attività rimane interdetta.

La delibera approvata oggi definisce dunque conclusa la prima fase della co-progettazione tra la Città di Torino con la sottoscrizione del patto di collaborazione, che avrà durata annuale. La co-progettazione per il governo condiviso del bene comune proseguirà come previsto dal regolamento attraverso il tavolo tecnico in funzione della predisposizione di un patto che contempli anche i locali dell’immobile, compatibilmente con l’esito delle perizie ancora in corso.

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