“A tempo.” Questo il titolo della nuova stagione concertistica dell’Accademia Stefano Tempia, un invito alla riflessione del tempo della musica che può avere numerose chiavi di lettura. Il 2025 sarà anche l’anno del 150esimo anniversario della corale più antica d’Italia. L’Accademia Corale Stefano Tempia è la più antica d’Italia, fondata dal violinista e compositore Stefano Tempia nel 1875. Da allora le sue stagioni concertistiche hanno diffuso prestigiosi repertori corali e sinfonici da camera, da scoprire e riscoprire.
Nel 2024, alla vigilia di questa storica ricorrenza, la Stefano Tempia offre un percorso rivolto al futuro, suggerendo una definizione di tempo in musica: “A tempo” è, infatti, il titolo della stagione musicale che sarà inaugurata dal primo violino della Scala, il torinese Francesco Manara, lunedì 11 marzo prossimo all’oratorio San Filippo Neri. Il tema centrale del tempo e la musica sarà il protagonista del ciclo di tre narrazioni-concerto al Circolo dei Lettori, a cura del violoncellista Claudio Pasceri, dal 17 al 24 aprile e 8 maggio. Controllare il tempo non corrisponde a essere a tempo, piuttosto a gestire le sfaccettature del racconto che illuminano l’opera d’arte, esplorando dal di dentro la musica, attraverso sapienti parole e note su pagine di J.S. Bach, O. Messiaen e S. Sciarrino, tra barocco e contemporaneità, con cenni di musica elettronica. Primo vere, Chronos, Aíon e Kaíròs sono le quattro sezioni della stagione 2024, ispirata ai concetti greci di tempo e curata da Luigi Cociglio. “Inizio di primavera” è un inno ai talenti della musica da camera che stanno fiorendo nel panorama artistico nazionale e internazionale (16 marzo, 6 e 13 aprile). Seguiranno tre concerti di “Chronos”, il tempo dinamico della mortalità umana, vivace dialogo con le voci della modernità. L’appuntamento sarà il 27 maggio al teatro Vittoria. Quintetto Architorti e Coro Stefano Tempia con rivisitazione di musiche di Morricone, Capossela, Cohen, Sex Pistols, U2 e Coldplay, saranno protagonisti l’8 giugno a Spina 3-Scalo Valdocco, spazio postindustriale recuperato da Biesse Investment Spa, in cui si fonderà la voce del Coro Tempia, dell’Orchestra Filarmonica TRT e ritmi di tango con la Misa a Buenos Aires. Chiuderà in estate un concerto dedicato al repertorio francese del Novecento del Quintetto Contrametric, prodotto in partnership con il Festival Scenario Montagna in Val Chisone.
AÍon eternità, la terza sezione dedicata ai classici, partirà dopo l’equinozio autunnale con i Carmina Burana al Conservatorio di Torino in collaborazione con il Balletto di Torino.
Al Castello di Vinovo si terrà uno speciale su Puccini, occasione per celebrare il centenario della morte del Maestro. Canterà il coro di voci bianche del Convitto Umberto I, fondato dalla Tempia e accompagnato dagli archi Melos.
Presso la chiesa dei Santi Pietro e Paolo in San Salvario, il Coro Tempia si esibirà insieme a voci soliste nella “Petite messe solennelle”, capolavoro rossiniano della maturità.
L’ultima sezione intitolata Kaìros rappresenta l’attimo fuggente, il momento opportuno e propizio della creatività, che proporrà il disfarsi della musica barocca d’Anglebert, Couperin e Rameau, eseguiti dalla clavicembalista Elisabetta Guglielmin, l’ensemble Archicembalo nelle Quattro Stagioni di Vivaldi e, a completamento dell’opera “Bach Heute”. Tutti i concerti saranno arricchiti da gruppo di artisti di Artporter, la start up torinese a impatto sociale che connette arte contemporanea, spazi e aziende.
Mara Martellotta
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