Si è tenuto presso l’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti un incontro che ha visto come ospite d’onore Fiorenzo Borello. In una sala colma e al limite delle presenze Borello ha raccontato con passione e con qualche momento di commozione la sua storia imprenditoriale, dal 1976 ad oggi. Con sé per l’incontro ha voluto anche sua moglie Antonella e i due suoi figli Aurora e Gianluca.
“Nella mia vita ho avuto 3 famiglie che mi hanno aiutato e sostenuto. La prima: mio padre, mia madre e mio fratello. La seconda nata e formata con mia moglie Antonella e i miei figli Aurora e Gianluca. La terza: i miei 750 dipendenti! Ai giovani dico: non abbiate paura! Portate avanti dei sogni, con coraggio e un pizzico di follia”
Queste alcune domande rivoltegli:
Oggi in Italia è difficile fare impresa, cosa pensa lei della burocrazia?
“Per aprire un negozio in una fabbrica abbandonata ci abbiamo messo due anni e mezzo. In quei due anni e mezzo potevamo fare molto di più”
Lei opera in un mercato competitivo, altri imprenditori del suo settore hanno lasciato l’Italia, altri sono in grande difficoltà. Qual è il suo segreto?
“Noi curiamo molto il territorio. Mia moglie tutti i giorni cerca, prova e inserisce in assortimento prodotti realizzati sul territorio da piccole aziende locali. Abbiamo una grande qualità della carne, l’anno scorso siamo arrivati secondi in Italia e infine abbiamo a cuore la nostra azienda, i nostri clienti e i nostri dipendenti. Questo ci spinge a fare di più e meglio”
Come si pongono i vostri supermercati sotto il profilo della sostenibilità ambientale?
“Tre anni fa abbiamo cambiato tutti i frigoriferi con modelli più efficienti sotto il profilo dei consumi, abbiamo sostituito tutta l’illuminazione dei nostri negozi passando da una illuminazione a neon ad una illuminazione a led. Nella nostra sede di Castiglione Torinese un impianto fotovoltaico installato sul tetto ci permette di ricaricare gli automezzi elettrici che utilizziamo per le consegne. 15 negozi sono stati dotati di impianto fotovoltaico per il contenimento dei consumi. Tutto il cibo che avanza viene smistato tra chiese parrocchiali locali, Sermig e altre associazioni del territorio. Cosa molto importante, abbiamo scritto una frase all’entrata di ogni negozio: COMPRA SOLO IL NECESSARIO”