«Basta violenze sugli infermieri, è necessario agire subito». Ennesimo atto di violenza a scapito degli infermieri. E’ accaduto la scorsa settimana all’ospedale San Lorenzo di Carmagnola, dove un infermiere è stato aggredito da un paziente ricoverato in pronto soccorso, ma non è un caso isolato. «Sono in aumento preoccupante gli atti di violenza contro gli operatori sanitari – marca Ivan Bufalo presidente dell’Ordine degli Infermieri di Torino – Il caso della scorsa settimana è uno dei tanti. Emerge la necessità di un’azione urgente e concertata per garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti coloro che si dedicano alla cura degli altri. Dobbiamo prevenire gli atti di violenza contro gli operatori sanitari attraverso la implementazione di misure che consentano l’eliminazione o riduzione delle condizioni di rischio presenti e l’acquisizione di competenze da parte degli operatori nel valutare e gestire tali eventi quando accadono».
Da qui l’appello della Federazione Nazionale degli Infermieri che tutte le strutture sanitarie ospedaliere e territoriali, con particolare attenzione alle aree ad alto rischio come le emergenze, i servizi psichiatrici e i servizi territoriali, siano chiamate ad adottare un programma di prevenzione della violenza sia a livello regionale che nazionale. «È necessario prevedere un programma completo per la prevenzione alla violenza, analisi delle situazioni lavorative per identificare i fattori di rischio. Ma anche la definizione ed implementazione di misure strutturali, organizzative e di gestione degli episodi di violenza. Formazione del personale su tecniche di gestione della violenza e di de-escalation», prosegue Bufalo.
La raccomandazione, diffusa anche a livello nazionale, è che tutte le direzioni aziendali favoriscano lo sviluppo e l’implementazione di tali raccomandazioni e predispongano procedure per prevenire atti di violenza contro gli operatori.
«Gli infermieri ma anche gli operatori sanitari sono i pilastri del sistema sanitario e meritano di svolgere il loro lavoro in un ambiente sicuro e protetto. Condanniamo fermamente ogni forma di violenza contro di loro e chiediamo un impegno concreto da parte di tutte le parti interessate per garantire la loro sicurezza e il loro benessere.» conclude Bufalo.
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