Animali domestici, scatta il bonus

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

La misura, che per anni è stata richiesta per cercare di aiutare tutti i proprietari di animali d’affezione che devono affrontare spese importanti per mantenere in salute il proprio amico a quattro zampe, è infatti stata inserita dal governo nella legge di Bilancio appena approvata ed ufficialmente uscita in Gazzetta Ufficiale.

Parlando di bonus animali domestici, o per meglio dire bonus Animali d’affezione, si fa riferimento a un fondo del ministero della Salute volto a “sostenere i proprietari di animali d’affezione nel pagamento di visite veterinarie e operazioni chirurgiche veterinarie nonché nell’acquisto di farmaci veterinari”.

Per finanziare questo fondo, il governo ha disposto degli stanziamenti per un totale di 750mila euro in tre anni (dal 2024 al 2026). Le risorse sono ripartite in 250mila euro per il 2024, 250mila euro per il 2025 e ulteriori 250mila euro per il 2026.

A rientrare nel bonus sono i cosiddetti animali d’affezione. Ma quali sono?

Per animali d’affezione, o da compagnia, si intendono quegli animali “tenuti, o destinati a essere tenuti, dall’uomo per compagnia o affezione senza fini produttivi o alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all’uomo, come il cane per disabili, gli animali da pet-therapy, da riabilitazione e impiegati nella pubblicità”.

Il riconoscimento di animali d’affezione o da compagnia viene dato dal Dpcm del 28 febbraio 2003 e ci rientrano cani, gatti, roditori, conigli, furetti e uccelli.

Ad accedere alla misura possono essere i “proprietari di animali d’affezione che abbiano un valore dell’Isee inferiore a 16.215 euro e un’età superiore a 65 anni.

La misura, va specificato, è un altro aiuto per i proprietari di animali domestici che già possono contare sulla detrazione delle spese veterinarie in dichiarazione dei redditi. Pari al 19% delle spese veterinarie sostenute fino a un importo massimo di 550 euro, per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro, per questa non ci sono limiti di Isee.

A essere detraibili sono le prestazioni professionali rese dal veterinario, l’acquisto di medicinali veterinari prescritti, le spese per analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie accreditate, a fronte di fattura o scontrino “parlante”.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

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