Questo pomeriggio nella Sala Rossa di Palazzo Civico sono state commemorate le vittime di violenza in occasione del T-DoR (Transgender Day of Remembrance) la Giornata internazionale in ricordo delle persone transgender vittime di violenza. La cerimonia è stata organizzata da Maria Grazia Grippo, presidente del Consiglio Comunale e da Jacopo Rosatelli, assessore ai Diritti e alle Pari opportunità.
Secondo il TGEU (Transgender European) nel mondo tra ottobre 2022 e ottobre 2023 sono state assassinate 347 persone transgender. “Sono dati allarmanti davanti ai quali non bisogna chiudere gli occhi, ma agire per eliminare queste morti e violenze” ha sottolineato Grippo, in apertura della cerimonia.
Sconfortanti i dati sulle discriminazioni delle persone trans che emergono dalla ricerca ‘A Long Way to Go for LGBTI Equality’, la nuova edizione della ricerca European LGBTI Survey 2020, realizzata dall’Agenzia dell’Unione Europea per i Diritti Fondamentali. In Italia a scuola il 52% dichiara di aver subito atti di bullismo, il 25% sostiene di aver subito l’ultimo attacco sessuale motivato dall’odio nei luoghi di lavoro (dato più alto di tutta l’Europa) e nella vita quotidiana il 16% (percentuale più alta del mondo occidentale) non dichiara il proprio genere – o il genere desiderato – attraverso l’aspetto fisico e i vestiti per paura di aggressioni, minacce o molestie.
“Siamo persone e non etichette” ha sottolineato con forza Veronica Garcia, che ha raccontato il suo ‘viaggio’ dal Salvador in Italia.
“Ciascuno di noi è impegnato a fare sempre più di Torino la capitale dei diritti, fedele alla lunga storia che ha caratterizzato questa città. Questo di oggi è un momento di memoria, un atto di riparazione e di giustizia verso le vittime della transfobia, un riconoscimento nella società delle persone transgender, transessuali, non binarie, persone di cui non aver paura, ma verso le quali avere la curiosità dell’amicizia, dell’incontro dello scambio” ha dichiarato Rosatelli.
L’Assessore, dopo aver sottolineato la vicinanza temporale che lega il TdoR alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ha evidenziato l’affinità tematica tra le due ricorrenze: “Ad alimentare l’odio delle persone trans è lo stesso ceppo che alimenta la paura della libertà e dell’autonomia delle donne, quella cultura eteropatriarcale su cui le nostre società sono cresciute per secoli e che oggi stiamo cercando di combattere, guardando all’impegno delle nuove generazioni, che sono più avanti di noi, anche se questo non vale per tutti, come purtroppo la cronaca ci ha costretto a riconoscere. Dobbiamo ricercare le origini di questi comportamenti di violenza che colpiscono le persone trans, in particolare le donne trans, come le donne, in un rifiuto figlio di una inferiorizzazione dell’altro, che porta a considerare il corpo dell’altro inferiore al tuo e quindi a tua disposizione”.
L’ultimo pensiero Rosatelli lo ha rivolto alla Giornata dedicata ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che ricorre proprio oggi “richiamando alla necessità di mettere l’accento soprattutto sulla tutela delle persone più giovani che si stanno interrogando sulla propria identità e sono all’inizio di un cammino di affermazione di genere e per questa ragione spesso nelle nostre scuole sono vittime di bullismo”.
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