L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

Martin Amis “La storia da dentro” -Einaudi- euro 25,00

E’ morto recentemente, a 73 anni, (il 19 maggio 2023), lo scrittore, saggista e sceneggiatore britannico Martin Amis; una manciata di giorni prima della pubblicazione in italiano di questo suo libro che può essere letto come una sorta di testamento e come il seguito del memoir “Esperienza” uscito nel 2000.

Era figlio del mostro sacro della letteratura, Kingley Amis; che tra l’altro sposò un’altra scrittrice di talento, Elizabeth Jane Howard, matrigna di Martin. Un matrimonio che il figliastro descrisse armonioso agli inizi, cementato dalla condivisione della scrittura, poi finito malamente.

Martin non sarà un lettore precoce, neanche di successo immediato, e comunque sempre in qualche modo in gara col padre.

La storia da dentro” è stata definita un’autobiografia di fantasmi, in cui miscela memorie, pensieri sparsi, ritratti di grandi intellettuali conosciuti e frequentati nel corso della vita. Un libro coraggioso, che non fa mai sconti a nessuno, a tratti spigoloso e senza paura di dire fino in fondo. Fondamentalmente parla di morte e vita. I massimi sistemi.

In queste numerose pagine, la vita di Amis interseca e racconta soprattutto le vicende e i rapporti con grandi amici-maestri, le loro morti e come le hanno affrontate. Il romanziere Saul Bellow e i suoi ultimi tempi obnubilato dall’Alzheimer che trascina via la sua mente geniale. Il poeta Philip Larkin che apparteneva alla cerchia paterna e gli fece da mentore; come pure John Updike. Il saggista e amico fin dai tempi di gioventù Christopher Hitchens ucciso dallo stesso male che si portò via Martin, un terribile cancro.

657 strepitose pagine che racchiudono infinite vite, amori, morti, vuoti, alta letteratura; una galleria preziosa di ritratti, in parte affettuosi e in parte satirici, di alcuni grandissimi scrittori. Tanti squarci unici che raccontano l’intellighenzia tra swinging London e New York, dal Vermont allo Yorkshire, tra talento, genio a bizzeffe e sregolatezza.

 

Melissa Da Costa “Bucaneve” -Rizzoli- euro 19,00

La scrittrice francese 33enne Melissa Da Costa -dopo i precedenti successi “I quaderni botanici di Madame Lucie” e “Tutto il blu del cielo”- questa volta strega i lettori con la storia di una Biancaneve moderna.

E’ Ambre, ha 20 anni, una famiglia come tante, dove silenzi e incomprensioni scavano solchi profondi. Dopo un periodo di stravizi e compagnie sbagliate, tra alcol, droga e sesso occasionale, è diventata l’amante di un uomo sposato.

E’ Philippe, professionista 40enne, sposato, con due figli e nessuna intenzione di lasciare la famiglia per la giovanissima amante. Lei diventa succube di quest’uomo che la sistema in un appartamentino, la mantiene, va a trovarla dapprima con una certa costanza, poi sempre più latitante.

La prima svolta è quando lei tenta di farla finita e lui la trova in un bagno di sangue; è allora che, dopo un ricovero, Philippe la spedisce lontano. In un paesino delle Alte Alpi francesi, Arvieux, dove la sistema come cameriera stagionale nell’hotel di suoi conoscenti. E’ lì che Ambre farà nuove conoscenze, altre persone come lei, che sembrano rifiutate dal mondo, e in quella valle isolata trovano lavoro e costruiscono solidarietà.

Il resto del romanzo narra la rinascita della protagonista che impara a volersi bene e rivedere le priorità nella sua vita. Tutto passa attraverso travagli interiori, processi di crescita e nuovi legami; in particolare l’affetto profondo che nasce tra Ambre e Tim, ragazzo gay respinto dalla famiglia che non accetta la sua vera natura.

Un romanzo che parla di amori infelici, sogni, rapporti familiari difficili e della difficoltà di ricostruirsi il futuro dopo una delusione cocente.

 

 

Sequoia Nagamatsu “In alto nel buio” -Neri Pozza- euro 19,00

E’ notevole la fantasia dello scrittore americano di origine giapponese Sequoia Nagamatsu che ha scritto questo strabiliante romanzo durante la pandemia; tassello importante nell’elaborazione del lutto per il nonno al quale non ha potuto dare l’ultimo saluto.

La storia sconfina nella fantascienza ma racchiude molto di più: profonde meditazioni sul senso della vita, della storia, dei rapporti umani e sul futuro del mondo e dell’universo.

Siamo nel 2030 in Siberia dove arriva lo scienziato Cliff Miyashiro per finire il lavoro della figlia adottiva Clara che ha dedicato la sua breve esistenza alla ricerca, ed è morta precipitando nel vuoto del cratere artico durante una scoperta eccezionale; lasciando dietro la figlia piccola e la famiglia

Dal permafrost disciolto in Siberia emergono un virus preistorico e i resti di una ragazza di Neanderthal di 30 mila anni fa che nasconde un segreto di portata cosmica. Tra le pagine più geniali, vi anticipo solo quelle che raccontano di ottovolanti dell’eutanasia, che garantiscono agli infettati dalla piaga artica una morte indolore; oppure cani robot che tengono vivo il ricordo dei defunti, attraverso delle registrazioni.

Ma aspettatevi ben altro e un futuro distopico in cui tutto tende a trovare una cura per il virus e c’è pure l’idea di un nuovo pianeta da colonizzare. Un romanzo che inneggia comunque alla speranza e alla salvezza, per la quale sarà strategico soprattutto un personaggio incredibile: una costruttrice di mondi che secolo dopo secolo si reincarna……..

 

Paola Capriolo “Irina Nikolaevna” -Bompiani- euro 17,00

Questo romanzo è un affresco raffinato e potente di un mondo scomparso. Siamo nella Riviera Ligure, a Sanremo tra 1881 e primi anni del 1900. La storia inizia con Irina Nikolaevna, figura enigmatica e fulcro della storia.

E’ la figlia illegittima di un gentiluomo di camera della zarina Maria Aleksandrovna, ed è cresciuta all’ombra della corte, ricevendo un’ottima educazione in svariati collegi. Poi, alla morte della sovrana russa, il padre era dovuto rientrare in patria e tornare ai suoi obblighi verso la famiglia ufficiale; così Irina si era trovata nella necessità di guadagnarsi da vivere.

All’epoca molte fanciulle di buona educazione e cultura, ma sprovviste di mezzi, diventavano dame di compagnia di signore altolocate, entrando di straforo nel loro mondo dorato. Ora Irina si presenta al colloquio per il posto di dama di compagnia nella villa della vedova di un baronetto, Lady Brown. Le due donne trascorreranno insieme ben 20 anni, tra thè e feste sontuose, amicizie importanti e tanto fascino.

All’epoca la città dei fiori, per il suo clima salubre, era meta ambitissima di molti esponenti del gran mondo: milionari, aristocratici, principi e sovrani che a Sanremo andavano volentieri a svernare nelle magnifiche ville che possedevano o affittavano. Paola Capriolo ricostruisce questo affascinante milieu di glamour, ricchezza e vite privilegiate.

In parte il romanzo si può dire anche storico perché vi compaiono personaggi realmente esistiti. Uno su tutti, il futuro Kaiser di Germania Federico Guglielmo, malato di cancro alla gola che, con la moglie (figlia della regina Vittoria), soggiorna nella magnifica Villa Zirio, in parte trasformata in una sorta di clinica di lusso. E’ una cronistoria puntuale dell’epoca, il racconto delle cure cruente dell’epoca, di come a tutti stesse a cuore la salute del futuro Kaiser e dell’ondata di cordoglio che ne accompagnò la morte, e il trasferimento della salma.

Poi la frequentazione di Irina con Madame Ormond, poetessa e moglie dell’industriale svizzero (ramo sigari). Dopo il terremoto che distrusse la vicina Bussana e danneggiò la sua magione, decise di spianare tutto e creare una sontuosa e impareggiabile villa, circondata da un parco declinante fino al mare. Un Eden visitabile ancora oggi e racconta ricchezze e raffinatezze oggi quasi impossibili.

Compare anche Alfred Nobel, l’inventore della dinamite e dell’omonimo prestigioso premio. Irina entrerà nella sua vita, sviluppando nei suoi confronti un amore filiale. Lui è un uomo tormentato, ghermito dai sensi di colpa. Diventato ricchissimo e considerato un mercante di morte, Nobel non si perdona di aver inventato esplosive miscele. Una più letale dall’altra nell’uccidere il massimo numero di persone, nel minor tempo possibile. E le pagine che raccontano la sua amicizia con la protagonista sono semplicemente magnifiche. Un romanzo sulla Sanremo fin de siécle che ci catapulta in anni incredibili e irripetibili, una lettura appassionante.

 

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