Il Respiro della Musica, così l’Orchestra Giovan Battista Polledro partecipa alla rassegna del suo decennale con il contributo dellaCittà di Chieri
L’Orchestra Polledro integra i festeggiamenti per il decennale della sua attività con la rassegna “Il respiro in musica “, con il contributo economico e il patrocinio della Città di Chieri.
Sul podio Federico Bisio, direttore stabile dell’orchestra, primo oboe il maestro Carlo Romano, già primo oboe dell’Orchestra RAI, contrabbasso il maestro Davide Vittone dell’Orchestra desChamps-Elysèes, Balthasar Neumann-Ensemble.
Teatro del concerto sarà giovedì 29 giugno prossimo, alle 21, la chiesa di San Domenico in via San Domenico 1 , a Chieri .
Verrà eseguita la Serenata n. 10 in Si bemolle maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart K 361 nota come “Gran Partita”, primo oboe Carlo Romano, contrabbasso Davide Vittone e direttore Federico Bisio.
L’annotazione apocrifa di “Gran Partita” riportata sulla prima pagina di questa Serenata non è attribuibile a Mozart .
Secondo la versione poco attendibile di Georg Nikolaus von Nissen, secondo marito di Costance e primo biografo di Mozart, questa Serenata sarebbe stata un dono di nozze di Mozart alla moglie per il loro matrimonio il 4 agosto 1782.
Notizie certe di un’esecuzione della Gran Partita ci portano a Vienna al 1784, quando quattro movimenti della Serenata furono eseguiti dalla Harmonie , gruppo di fiati di un’orchestra, della corte imperiale su iniziativa del clarinettista Anton Stadler, per il quale individuava un complesso di strumenti a fiato che ebbe un’interessante evoluzione nella seconda metà del Settecento, quando il repertorio destinato a questa compagine si arricchì ulteriormente. Fino ad allora alle serenate era riservato un ruolo per lo più di puro intrattenimento, che consisteva nell’esecuzione di musiche composte appositamente per feste di corte, private e eseguite all’aperto.
A differenza degli archi i quali, pur nella varietà di dimensioni e di estensione, costituiscono un insieme sonoro assai organico e omogeneo, gli strumenti a fiato rappresentano una sezione musicale originale e variegata. Le migliorie tecniche apportate e sviluppate a partire dalla seconda metà del Settecento hanno garantito agli archi sempre maggiori disponibilità e libertà espressive. I compositori hanno saputo cogliere queste occasioni e il repertorio per i fiati si è sviluppato esponenzialmente e in tempi assai rapidi.
Mozart ebbe numerose occasioni per cimentarsi con questo genere e il suo contributo fu determinante. Egli scrisse Divertimenti e Serenate capaci di sfruttare al massimo i colori delle diverse coppie strumentali, che mostrano una freschezza inventiva che va al di là di qualsiasi ragione di circostanza.
Non si conosce esattamente l’anno di composizione di questa Serenata per 13 strumenti k. 361, ma si ha ragione di ritenere che sia stata composta a Vienna negli anni 1783-1784, contemporaneamente al Concerto per pianoforte in mi bemolle maggiore K 449.
Tuttavia nel catalogo mozartiano la “Gran Partita” occupa una posizione di assoluto rilievo per la grandiosità della sua struttura formale che conta ben sette movimenti, per la felicità dell’invenzione melodica e armonica e per l’originalità dell’organico strumentale.
Mozart al complesso convenzionale dei 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti e 2 corni, aggiunse una seconda coppia di corni, il contrabbasso e 2 corni di Bassetti.
La vetta culminante della Serenata è in quell’Adagio, che viene citato in uno dei momenti più toccanti del film Amadeus di Milos Forman, in cui Salieri commentava che “Sembrava di sentire la voce di Dio”.
Una serena Romanza anticipa il tema con variazioni in cui il compositore aggrega di volta in volta diversi timbri strumentali. Il Finale. Molto Allegro è un brano molto brillante, quasi una marcia, dive emerge lo spirito gioioso mozartiano.
Orchestra da Camera Giovan Battista Polledro
Sede operativa c/o Cecchi Point Via Antonio Cecchi 17
I concerti sono a ingresso libero
Un secondo concerto sarà in programma venerdì 27 ottobre 2023, sempre alle 21, a Chieri, alla Sala della Conceria, in via Conceria 2, con in programma il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, primo oboe Carlo Romano, contrabbasso Davide Vittone e direttore Federico Bisio.
MARA MARTELLOTTA
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