Torino è legata a doppio filo ad una fama di esoterismo e occulto. È infatti stata teatro di leggende oscure e di eventi singolari e ha chiamato a sé i più grandi esperti di spiritismo e magia. Fra questi figura un sensitivo, di cui ancora molti oggi ricordano i prodigi e che vogliamo ricordare con una breve biografia.
Ricorre infatti oggi l’anniversario di Gustavo Rol, nato il 20 giugno del 1903. Ripercorriamo insieme le tappe della sua vita.
L’anniversario di Gustavo Rol: 120 anni dalla nascita
Gustavo Rol nasce a Torino in una famiglia appartenente all’alta borghesia. Fin da giovane mostra una particolare inclinazione nei confronti della musica e dell’arte. Studia infatti piano e violino e nel contempo si cimenta nella pittura, passione che conserverà tutta la vita rendendola anche in parte un lavoro. Lungo tutta la sua esistenza inoltre si dimostrerà anche amante della storia, particolarmente del periodo napoleonico: molti testimoniano il suo interesse per questo genere di cimeli.
Il suo avvicinamento alla spiritualità si verifica in circostanze misteriose: pare infatti abbia incontrato un uomo polacco nella città di Marsiglia, e grazie a lui abbia iniziato ad interessarsi alle carte. Lo spiccato talento e il costante studio lo portano a diventare sempre più celebre all’interno delle élite italiane ed estere. Sono infatti numerosissimi a chiedere consigli o anticipazioni del proprio futuro. Federico Fellini, Franco Zeffirelli e Giovanni Agnelli sono solo alcuni esempi di suoi estimatori. Fra le richieste più famose però ci sono quelle della regina Elisabetta II e di Hailé Selassié. Nel primo caso la sovrana aveva espresso il desiderio di mettersi in contatto con lo spettro del padre Giorgio VI; l’imperatore etiope invece voleva sapere le proprie sorti nel governo del paese. All’uomo predisse la sua morte, avvenuta per un colpo di stato dell’esercito.
La sua celebrità presso il grande pubblico giunge verso la fine degli anni Ottanta, momento in cui gli vengono dedicati svariati articoli sui giornali nazionali.
Gli scettici e le controversie legate alla sua figura
Altrettanti però sono stati i suoi detrattori. Infatti molti prestigiatori e uomini di scienza hanno insinuato che si trattasse semplicemente di un fenomeno illusionistico, legato anche a delle sviluppate doti di mentalismo. In particolare i membri del CICAP (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale) hanno ad esaminare -senza successo- alcune delle sue sedute.
Rol infatti ha sempre affermato di non voler sottoporsi ad alcun test, in quanto le sue doti non potevano essere eseguite a comando. Di fronte a questo rifiuto gli studi si sono basati solamente sulle testimonianze di coloro che avevano vissuto l’esperienza in prima persona. Dai racconti si può giungere alla parziale conclusione che l’uomo si avvalesse di alcuni trucchi di prestidigitazione. Permane però un’aura di santità sul suo dono della chiaroveggenza. Coloro che l’hanno conosciuto infatti lo ricordano come un puro di cuore, sempre pronto ad aiutare il prossimo senza pretendere nulla in cambio.
Fra le tante dicerie che lo circondano ne spicca una in particolare. Sembra che durante la seconda guerra mondiale abbia dimostrato le proprie doti a degli ufficiali delle SS, ottenendo in cambio la liberazione di alcuni prigionieri.
La morte e il suo ricordo
Anche per questo morì circondato da ammirazione e affetto il 22 settembre del 1994: al suo funerale si sono presentate più di trecento persone. Come ultimo commiato a questo mondo ha lasciato dietro di sé una nebbiolina luccicante: almeno riportano così le leggende metropolitane. Quale modo migliore poteva esserci per lasciare la dimensione terrena?
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Francesca Pozzo
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