I commercianti di Torino denunciano degrado e strade a pezzi

Il  degrado della città preoccupa i commercianti di Torino in particolare in centro, con la presenza di clochard e strade malconce.

Lo afferma l’ indagine di Ascom Confcommercio, che indica anche ricavi stoppati dall’inflazione. Ma migliora la previsione occupazionale  grazie al turismo. Nei primi tre mesi del 2023 solo il 25% delle imprese del terziario ha chiesto aiuto alla propria  banca per avere credito.
Più di sei negozi su dieci sostengono di vivere in una zona dalle strade dissestate e sporche.

Globalmente stabile il sentiment delle imprese del terziario della provincia di Torino, migliora la fiducia nell’andamento della propria attività economica nonostante l’impatto pesantissimo dell’inflazione sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi del territorio

Diminuisce la domanda di credito ma aumentano le imprese che lo chiedono per realizzare investimenti

Focus qualità della vita e decoro urbano: più del 60,6% delle imprese rileva fenomeni di degrado urbano, oltre il 30% ritiene che la qualità della vita nella città di Torino sia peggiorata

 

 Un inizio d’anno all’insegna della stabilità nonostante il difficile periodo dovuto ad un’inflazione che sembra non doversi arrestare e un costo del denaro che continua a salire.

 

Questo il quadro che emerge dall’indagine trimestrale realizzata da Confcommercio Ascom Torino in collaborazione con Format Research sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi del territorio di Torino e provincia nel periodo da gennaio a marzo 2023.

«L’immagine che restituisce l’indagine – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio di Torino e provincia Maria Luisa Coppa riflette un tessuto imprenditoriale tenace, che non si lascia spaventare da una congiuntura generale avversa. I nostri imprenditori dimostrano coraggio e capacità: è stato così durante la pandemia e continua ad essere così. Lo dicono anche i dati di sentiment verso i mesi futuri, verso i quali l’aspettativa è globalmente positiva. Le imprese, per quanto volenterose, hanno però bisogno di un sostegno economico e fiscale più deciso, accompagnato da snellimenti burocratici e una legislazione che non penalizzi i più piccoli: Ascom è sempre in prima linea nel far sentire la voce del commercio, del turismo e dei servizi e ne sostiene le istanze presso le istituzioni e le organizzazioni di riferimento a tutti i livelli».    

Per quanto riguarda il sentiment delle imprese da inizio annomigliora la fiducia circa l’andamento economico della propria attività economica: l’indicatore passa da 47 a 49. Il trend è destinato a restare sul medesimo livello in vista dell’inizio dell’estate 2023.

Sul fronte della fiducia delle imprese circa l’andamento dell’economia italiana l’indicatore è in leggera flessione rispetto al trimestre precedente, ma è previsto un netto miglioramento per la fine del mese di giugno. L’indicatore, pari a 45, è comunque superiore all’indicatore nazionale pari a 40.

Resta stabile la situazione occupazionale delle imprese del terziario di Torino nel primo trimestre dell’anno, ma è previsto un deciso aumento in vista dell’inizio della stagione estiva. La situazione della liquidità delle imprese del terziario di Torino peggiora leggermente rispetto al trimestre precedente, a causa soprattutto dell’aumento generale dei costi. Tuttavia, si prevede un miglioramento per il mese di giugno 2023.

Diminuiscono le imprese che hanno chiesto credito, ma aumenta la percentuale di quante lo chiedono per realizzare investimenti, passando dal 22% a quasi il 30%.

“Luci ed ombre nella lettura dei dati della nostra indagine congiunturale – sottolinea il direttore Carlo Alberto Carpignano. Leggiamo con piacere il dato positivo sull’occupazione, nel momento in cui il cuneo fiscale si riduce e come Confcommercio stiamo discutendo i rinnovi contrattuali;  apprezziamo soprattutto l’indicatore sull’accesso al credito per investimenti: il miglioramento della percentuale di investimenti rispetto ai finanziamenti erogati dalle banche è chiaramente un segno di interesse per la ripresa economica del territorio e per la disponibilità delle imprese a rilanciare progetti di innovazione e di sviluppo: abbiamo diverse Imprese che hanno lanciato nuovi format di comunicazione e di gestione omnicanale delle vendite. Sono progetti ambiziosi che Ascom appoggia, anche con nostri servizi di consulenza dedicati, che si traducono in sviluppo e crescita di tutto il territorio”.

In occasione dell’osservatorio trimestrale è stato inoltre analizzato il sentiment nei confronti dello stato dell’ambiente urbano. «Da tempo rileviamo una preoccupante diminuzione del livello di decoro sia a Torino sia nella provincia – conferma la presidente Maria Luisa Coppaal punto di aver voluto costituire un comitato anti degrado partecipato dalle nostre imprese, che siederà ai tavoli istituzionali per portare avanti un programma ragionato di manutenzioni e miglioramento dell’ambiente circostante. Vogliamo città e paesi più piacevoli per gli abitanti e più appetibili per i turisti che sempre più numerosi scelgono il nostro territorio come destinazione».

Il 60,6% delle imprese del terziario della città di Torino giudica il territorio dove risiede la propria impresa caratterizzato da situazioni di degrado urbano. I fenomeni maggiormente rilevati sono il dissesto delle strade (52,6%) e la sporcizia (45,5%). Sono principalmente le imprese dei pubblici esercizi (40%) e del commercio al dettaglio (40%) della città di Torino a ritenere che il degrado urbano abbia un impatto negativo sull’andamento delle attività. Il 30% ritiene che la qualità della vita nella città di Torino sia peggiorata nell’ultimo biennio. Solo il 7% delle imprese rileva un miglioramento della qualità della vita rispetto al biennio precedente.

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

La leggenda del Toro in due libri

Articolo Successivo

Rifiuti, Ruzzola (Fi): risorse per raggiungere gli obiettivi

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta