Una settimana di religiosità popolare
Sabato 13 maggio, ore 10
Chieri (Torino)
Sono otto secoli che la popolazione del contado chierese celebra i Santi Giuliano e Basilissainvocando, attraverso la fede, la protezione per i campi e i raccolti con una processione che vede un carro trainato da buoi bianchi trasportare la teca con le reliquie dei Santi attraverso le vie del centro cittadino, accompagnato dal clero, dai membri della “Compagnia dei Santi Giuliano e Basilissa”, dalle autorità civili, dai massari e dalla popolazione. Un’antica tradizione, particolarmente cara ai chieresi che affonda le radici nel Medioevo (correva l’anno 1187 quando i contadini del luogo designarono i Santi come loro protettori) e che verrà rinnovata sabato 13 maggio con la processione che segnerà l’inizio di una settimana ricca di eventi (passeggiate e visite, conferenze, una mostra, momenti musicali e un concerto di campane) dedicati alla religiosità popolare sul territorio e realizzati grazie ad un progetto sostenuto dalla Città di Chieri e coordinato dall’associazione “La Compagnia della Chiocciola” e dal “Museo del Paesaggio Sonoro”, in collaborazione con i Comuni di Albugnano, Pralormo, Riva presso Chieri e Villanova d’Asti, le Parrocchie del Duomo e di San Giorgio, la “Compagnia di San Giuliano e Santa Basilissa”, le associazioni “Carreum Potemtia”, “Banca del Tempo” e la “Fondazione della Comunità Chierese”.
“Anche quest’anno, come negli ultimi otto secoli, la Città – spiega Elena Comollo, assessora all’Agricoltura, Turismo, Fiere e Mercati e Promozione del Territorio – si raccoglie attorno agli agricoltori chieresi che festeggiano e invocano la protezione di Giuliano e Basilissa sulla famiglia e sul lavoro agricolo. La Processione dei Santi è un evento di grande importanza per tutto il Chierese, un rito che richiama il forte legame tra il nostro territorio e la sua tradizione agricola, sopravvissuta per secoli, ma arrivata a noi molto fragile e quindi necessitante di essere salvaguardata e promossa, allo scopo di tramandare un importante patrimonio culturale popolare che diversamente rischia di andare perduto”.
Qualche nota fra storia e leggenda. Giuliano e Basilissa vissero nel IV secolo d.C. nei pressi di Antiochia, furono martirizzati sotto l’impero di Diocleziano e le loro reliquie sarebbero state portate a Chieri da un cavaliere crociato nel 1098, deposte nella chiesetta di “Sant’Anna” tra Chieri e Andezeno, poi trafugate e sepolte in un terreno, dove vennero ritrovate il 21 maggio 1187 da un contadino durante l’aratura. La leggenda vuole, che per porre fine alla disputa tra le due città, ci si affidò al giudizio divino: i buoi che tiravano il carro su cui era poggiata l’urna, una volta lasciati liberi, si diressero con sicurezza verso il “Duomo” di Chieri, varcarono il portone d’ingresso e si fermarono davanti all’altar maggiore. Da allora fu dunque Chieri a dare sacra “cittadinanza” alle reliquie dei due Santi e a farsi carico della loro celebrazione con eventi che, ogni anno, interessano il contado chierese per più giorni.
La settimana si apre, quest’anno, sabato 13 maggio, alle ore 10, con la Messa in “Duomo” e la “Processione” dei Santi (piazza Duomo, via XX Settembre, via San Domenico, via Vittorio Emanuele II, via Palazzo di Città, via Cottolengo, via Balbo, piazza Duomo) con l’accompagnamento musicale dalla “Filarmonica Chierese” e delle “bande” di Riva presso Chieri e di Villanova d’Asti, cui seguiranno la recita degli “strambotti” e il “Ballo delle Carità” in piazza Duomo. La conclusione, domenica 21 maggiocon il “concerto di campane” sul sagrato della chiesa di “San Giorgio”, alle ore 16, a cura di “CampaneTO”, gruppo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio campanario piemontese, mentre alle 17,30, alla chiesa di “San Filippo”, è previsto il concerto “Archi in Musica”dell’ “Orchestra Magister Harmoniae”.
g.m.
Nelle foto:
– Il carro con la teca delle reliquie dei Santi
– L’assessora Elena Comollo
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