Oggi ricorre il secondo anniversario della beatificazione del magistrato Rosario Livatino, ucciso nel 1990 dalla stidda agrigentina. Sulla sua figura è stata allestita una mostra in corso al Palagiustizia di Torino su iniziativa della Libera associazione Forense col sostegno di Intesa Sanpaolo. Lun-ven 9-17 sab 9-13 , fino al 13 maggio. E’ stata inaugurata il 3 maggio scorso
La fama di santità e di martirio di Livatino inizia subito dopo la morte. Nel giorno del funerale molti accostarono la figura del giovane magistrato a quella di Cristo morto in croce.
All’ omelia della messa di beatificazione, il card. Semeraro disse: “Livatino rivendicò l’unità fondamentale della persona; una unità che vale e si fa valere in ogni sfera della vita, personale e sociale. Questa unità Livatino la visse in quanto cristiano, al punto da convincere che l’unica possibilità che avevano per uccidere il giudice era quella di uccidere il cristiano. Per questo la Chiesa oggi lo onora come Martire.” Nella foto Giovanni Paolo II che incontrò i genitori di Livatino prima di lanciare il suo anatema contro la mafia.
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