La guardia di finanza aveva trovato la lettera nello studio dell’avvocato Federico Restano di Torino il 23 marzo 2022, durante la seconda perquisizione nell’ambito dell’inchiesta sulle vicende della Juventus. La carta scottante che “teoricamente non deve esistere”, come disse in un’intercettazione Cesare Gabasio legale della società bianconera, è un accordo per pagare 19,6 milioni di euro posticipati come debito residuo che la Juve aveva maturato con il giocatore prima del trasferimento al Manchester United. Gli inquirenti sostengono che la cifra non sarebbe stata iscritta a bilancio. La carta riguarderebbe la manovra stipendi relativa alla stagione 2020/2021, con la presunta rinuncia fittizia degli stipendi mensili da parte di alcuni calciatori.
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