Caro direttore,
il Comitato Dora Spina Tre, attivo in zona dal 2004, spiega perché è contrario ad una gestione privatistica dei grandi parchi cittadini, così come richiesto nella mozione presentata in Commissione comunale il 19/09/2022 e in via di discussione e approvazione in Consiglio comunale.
La lettera è stata inviata il 21 ottobre ai vari livelli istituzionali ma non ha ancora ricevuto al momento alcuna risposta, evidentemente per le Istituzioni locali non sempre vale la buona educazione di rispondere alle istanze presentate, soprattutto quando sono in contrasto con le proprie politiche.
Nello specifico del Parco Dora di Spina 3, territorio su cui opera il nostro Comitato, ci troviamo di fronte ad una proposta che assegnerebbe ad un soggetto terzo tutta la gestione del Parco, a partire dalle manutenzioni. Una sorta di Ente Parco che gestirebbe in proprio il Parco, facendosi anche dare risorse dal Comune, ma che poi deciderebbe in autonomia su qualsiasi argomento, con la definitiva “messa a reddito” del Parco Dora, che da servizio per i cittadini si trasformerebbe in luogo per lo svolgimento di grandi iniziative simil-culturali, di cui il Kappa Futur Festival e Terra Madre sono stati i primi emblematici esempi. Un parco pubblico chiuso per settimane all’utilizzo dei cittadini per potervi svolgere manifestazioni di grande richiamo, e sicuramente di grande ritorno economico per gli organizzatori. In cambio di cosa: una manutenzione dei prati (ma dopo le manifestazioni l’erba ci mette mesi prima di ricrescere…), qualche canestro, gabinetto e magari qualche panchina in più, utilizzabili nei periodi, che con la privatizzazione saranno inevitabilmente sempre più rari, in cui il Parco sarà aperto alla cittadinanza. Il tutto viene motivato con la carenza di risorse per la manutenzione dei grandi parchi. Intanto si regalano ad organizzazioni con introiti milionari le aree con riduzioni enormi della tassa di suolo pubblico, se non addirittura con la gratuità. Sarebbe senz’altro preferibile (anzi, doveroso) che si facesse pagare il dovuto a chi organizza eventi invece di regalare i nostri parchi, e in specifico il Parco Dora, ai privati.
Non vorremmo doverci trovare un giorno a pagare un biglietto di ingresso anche solo per l’utilizzo del parco, delle aree verdi e delle panchine!
Torino, 11 novembre 2022
COMITATO DORA SPINA TRE
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