Quattro indagati per il rogo di piazza Carlo Felice. E a Natale (forse) i condomini potranno rientrare nei propri alloggi

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Dopo l’incendio 100  alloggi furono inagibili, danni per 16 milioni di euro.

Il rogo che ha distrutto gli ultimi piani dello storico condominio di piazza Carlo Felice, il 3 settembre del 2021, e l’acqua utilizzata dai vigili del fuoco hanno creato danni alle strutture edili.

Dopo un anno la Procura di Torino ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati. Sono il fabbro che ha montato la cassaforte nella mansarda all’ultimo piano, il legale rappresentante di Emmegibi, la società immobiliare che intendeva vendere l’attico, il professionista incaricato della direzione dei lavori di ristrutturazione e il coordinatore delle opere.

Sarebbe appurato che le fiamme erano partite da una fiamma ossidrica impiegata dal fabbro che stava saldando la cassaforte a un muro portante. Una temperatura di mille gradi, raggiunta dal metallo, avrebbe quindi scatenato il rogo. Le fiamme hanno devastato gli attici e gli appartamenti dell’ultimo piano e gli impianti di acqua, luce e gas. Probabilmente a Natale molti condomini potrebbero rientrare nei propri alloggi.

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