A Chieri, itinerario nei luoghi della presenza salesiana
Domenica, 30 gennaio
Chieri (Torino)
Fra i Santi sociali torinesi, fondatore delle Congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, canonizzato da Papa Pio IX nel 1934, Don Bosco (al secolo Giovanni Melchiorre Bosco) visse per dieci anni, dal 1831 al 1841, a Chieri dove frequentò le scuole pubbliche ed il Seminario. Al suo arrivo in Chieri aveva 16 anni. E proveniva dai Becchi di Castelnuovo d’Asti (oggi Castelnuovo Don Bosco), dov’era nato il 16 agosto del 1815 da una poverissima famiglia contadina e dove trascorse gli anni della fanciullezza e della prima adolescenza, guidato in particolare dalla figura determinante della madre Margherita Occhiena, rimasta vedova del marito Francesco quando Giovanni aveva solo due anni e che affrontò sacrifici d’ogni genere per permettere al figlio di studiare e di seguire la sua fortissima vocazione spirituale. Chieri (dove si stabilì a pensione presso la casa di Lucia Matta e dove per mantenersi agli studi fece molteplici lavori, dal garzone al cameriere all’addetto di stalla) ebbe dunque nella vita del giovane Giovanni Bosco un ruolo di primaria importanza, mantenendo a tutt’oggi tracce indelebili del suo passaggio. Di qui l’organizzazione – da parte del Comune, dell’Istituto Salesiano “San Luigi” e dell’Istituto “Santa Teresa” – di eventi celebrativi tradizionalmente dedicati al “Santo dei giovani”, scomparso il 30 gennaio del 1888, a Torino, dov’era stato ordinato sacerdote il 5 giugno del 1841 nella Cappella dell’Arcivescovado. Quest’anno, l’appuntamento è per domenica 30 gennaio. In programma un itinerario fra strade e piazza del centro storico di Chieri alla scoperta dei luoghi che videro allora la presenza del Santo, beneficiando negli anni successivi delle sue innumerevoli opere. “Siamo profondamente lieti – sottolinea Antonella Giordano, assessore comunale alla Cultura – nel giorno della Festa del fondatore dei Salesiani, organizzata in collaborazione con la rete delle istituzioni salesiane, di proporre un itinerario in alcuni dei luoghi significativi della presenza salesiana a Chieri, a cominciare dal ‘Centro Visite Don Bosco’, museo e luogo di documentazione gestito dal Comune, ubicato all’interno dell’edificio che nell’Ottocento ospitava il Seminario di ‘San Filippo Neri’ dove don Bosco studiò. Dando così anche seguito a un preciso impegno assunto in Consiglio comunale per rilanciare il percorso museale Don Bosco”.
Questo il programma delle celebrazioni, articolate fra il mattino e il pomeriggio:
alle ore 11, Santa Messa solenne nel cortile dell’Istituto Salesiano “San Luigi” (via Vittorio Emanuele II, 80)
dalle ore 15 alle ore 17, i volontari accompagneranno i visitatori in un itinerario che inizia dal “Centro Visite Don Bosco” (via San Filippo, 2) per arrivare al “Caffè Pianta (via Palazzo di Città, 1), la bottega dove Giovanni Bosco lavorò come garzone, all’Istituto “Santa Teresa”, edificio lasciato in eredità da un possidente chierese a Don Bosco che dal 1878 vedrà le “Figlie di Maria Ausiliatrice” occuparsi dell’Oratorio e di centinaia di giovani ragazze (via Palazzo di Città, 5), per concludersi infine in piazza Cavour, dove Giovanni ed i suoi amici fondarono la cosiddetta “Società dell’Allegria”, attraverso la quale tentare di avvicinare alla preghiera i coetanei con metodi decisamente singolari (ma studiati ad hoc per i ragazzi di allora in condizioni di povertà e facili alla trasgressione) come i giochi di prestigio che lo connotarono con simpatia anche negli anni seguenti e perfino numeri di coraggiosa acrobazia, con i quali – egli stesso raccontava – riuscì un giorno a battere un saltimbanco professionista, acquistandosi così il rispetto e la considerazione degli altri ragazzi. E aprendosi la via per attrarne l’attenzione e l’ascolto.
L’iniziativa è gratuita. Per accedere al “Centro Visite Don Bosco” è necessario il “Green Pass Rafforzato”. Per info: www.comune.chieri.to.it/biblioteca
g.m.
Nelle foto
– Don Bosco e i suoi giovani
– Antonella Giordano
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